Natale a Benevento, scatta il piano B:
ecco gli alberi luminosi

Natale a Benevento, scatta il piano B: ecco gli alberi luminosi
di Paolo Bocchino
Giovedì 12 Dicembre 2019, 10:40
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Non chiamatelo piano B ma tant'è. Il Natale beneventano sarà una versione molto riveduta e corretta di ciò che doveva essere nelle intenzioni originarie e avrà protagonisti diversi. Primattore diventa il Comune nei panni del salvatore delle feste. Una veste che probabilmente, per una imprevedibile eterogenesi dei fini, non risulterà nemmeno tanto sgradita a Clemente Mastella e alla sua squadra. Interpretazioni a parte, la cronaca è occupata dall'avvio a tappe forzatissime della installazione degli addobbi che orneranno corso Garibaldi e le aree del centro fino all'Epifania. Ieri pomeriggio sono stati già collocati i primi vasi che ospiteranno gli alberi natalizi illuminati ai due lati del boulevard cittadino. Strutture coniche in materiale sintetico, niente a che vedere con i mega abeti che caratterizzarono lo scorso anno il decumano. Anche in quel caso a occuparsene fu la Camera di Commercio facendosene totale carico e gli apprezzamenti pressoché unanimi. Ben diversi gli esiti in questo frangente ma l'ente camerale non ci sta a passare per capro espiatorio della debacle: «Più passano le ore e più ci appare evidente che in questa vicenda la Camera di Commercio non ha alcuna responsabilità - commenta il presidente Antonio Campese -. Nei confronti della ditta abbiamo attivato il recesso e vedremo come evolverà la questione in sede giudiziaria.

Ma francamente non ho apprezzato la fuga dalle responsabilità e trovo inaccettabile l'attacco concentrico scatenato nei confronti della Camera in queste ore. Non nascondo che ho fatto partire anche qualche querela. A Clemente Mastella mi permetto di ricordare che la Camera di Commercio negli ultimi anni ha donato diversi Natali e i successi sono stati sicuramente superiori alle defaillance. E questo senza negare che si è trattato di una pagina che non ha reso felice nessuno, noi per primi. Quanto alla cosiddetta class action che Confcommercio ha annunciato ai quattro venti, si tratta di una iniziativa semplicemente risibile, improponibile e giuridicamente infondata. Ma del resto la cosa non mi stupisce affatto se consideriamo il background imprenditoriale sicuramente non adamantino di chi ha ideato la cosa». Fine delle collaborazioni con Palazzo Mosti? Campese tiene ancora una porta aperta: «Chi ha un ruolo istituzionale non può permettersi di serbare il broncio a nessuno. Se il Comune ci chiederà in futuro di collaborare ne discuteremo tranquillamente. Ma chiaramente d'ora in avanti dovrà esserci una contribuzione paritaria su tutto».

LA SVOLTA
La marcia a tappe serrate per avere un corso Garibaldi degno del momento potrebbe concludersi già nella serata di sabato: «Stiamo lavorando a questo obiettivo - conferma Renato Giordano, massimo fiduciario di Mastella nella materia - Puntiamo a presentare il risultato all'imbrunire di sabato. Chiaramente ci stiamo muovendo in estremo ritardo e non solo per quanto accaduto domenica. La Regione ci ha notificato il finanziamento solo martedì. E non si tratta di un budget stratosferico, tutt'altro: 99mila euro lordi che diventano 75mila circa. Li utilizzeremo per regalare alla città un Natale classico: luminarie tradizionali, belle ma sobrie come l'intero Corso, luci bianche e soggetti a tema». Ci sarà spazio per altro? «Collocheremo luminarie in tutti i quartieri - ribadisce l'assessore delegato Oberdan Picucci - Poi nell'intero periodo e in particolare nei giorni più cruciali ci saranno artisti di strada, trampolieri, il Babbo Natale per i bambini». Da segnalare la spaccatura determinatasi in seno al Consiglio dell'Ordine degli architetti. Nella seduta di martedì la accesa discussione tra fautori di un nuovo tentativo con illuminazione a led di piazza Vari e promotori dello stop ha visto prevalere questi ultimi. Un esito peraltro suggerito anche dalla richiesta da parte del Comune di una penale cautelativa alquanto onerosa in caso di insuccesso.
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