Tutti d'accordo. La «pace fiscale» è un'opportunità da cogliere: avvantaggia i cittadini ma pure il Comune. Non resta che mettersi d'accordo...
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La delibera, comunque, dovrà essere inviata al Ministero dell'Economia e delle finanze entro 30 giorni dalla data di esecutività. Le controversie definibili sono quelle «non definite» con sentenza passata in giudicato, pendenti in qualsiasi grado di giudizio, compresa la Corte di Cassazione. Aderendo alla definizione agevolata il contribuente è tenuto a pagare l'importo pari al valore della controversia, con l'esclusione di sanzioni e interessi. «La definizione agevolata dice l'assessora Maria Carmela Serluca - rappresenta un'opportunità sia per il Comune e per l'Osl, in quanto consente di ridurre il contenzioso in essere sia per il debitore, considerata la possibilità di ottenere anche una riduzione significativa del debito grazie all'esclusione delle sanzioni e degli interessi maturati dal sessantesimo giorno successivo alla notifica dell'atto di accertamento, oltre che delle spese di lite liquidate nelle sentenze non definitive».
Ma, così come proposto, a parere del consigliere Italo Di Dio (Pd), il regolamento rischia di vanificare gli obiettivi prefissati dal legislatore. «Andrebbe prevista - dice - una differenziazione tra contribuenti che presentano una diversa posizione nei confronti del Comune, a seconda del grado di giudizio e, soprattutto, a seconda della pronuncia della giurisdizione tributaria in merito. In caso contrario si verificherebbe una discriminazione tra chi ha già ottenuto un riconoscimento dei propri diritti dalla giustizia tributaria ma che vuole comunque definire la lite a vantaggio dell'Ente e chi al contrario ha visto respingere le proprie istanze. Entrambi oggi pagherebbero la stessa percentuale al Comune che concederebbe in tal modo un vantaggio solo ai secondi, ai quali, nonostante la sentenza sfavorevole, gli verrebbe riconosciuto un abbattimento di sanzioni e interessi. Il regolamento comunale dovrebbe obbligatoriamente attenersi alle previsioni dell'articolo 6 della cosiddetta pace fiscale, non essendo possibile ampliare o restringere le riduzioni previste dalla normativa. In caso contrario, parliamo di altro ma non di regolamento sulla pace fiscale». Ma la consigliera Molly Chiusolo ha eccepito che l'Osl ha espresso parere favorevole ad aderire alla definizione agevolata precisando di «procedere a una rideterminazione dell'importo da corrispondere decurtandolo di sanzioni ed interessi, quindi, limitandolo al solo valore della lite». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino