Palloncini bianchi in volo per l'omaggio a Costanzo

Chiesa gremita per il funerale del 16enne colpito da meningite

I funereali di Costanzo Mascia
Un caldo sole di primavera ha accolto nella mattinata di ieri la salma di Costanzo Mascia, il ragazzo di Colle Sannita deceduto a causa di una meningite la notte tra...

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Un caldo sole di primavera ha accolto nella mattinata di ieri la salma di Costanzo Mascia, il ragazzo di Colle Sannita deceduto a causa di una meningite la notte tra giovedì e venerdì scorsi.


Ricoverato a seguito di una febbre molto alta all'ospedale «San Pio» di Benevento, per il giovane di Colle Sannita, che avrebbe compiuto 16 anni ad agosto, non c'è stato nulla da fare, il suo cuore ha smesso di battere nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei medici.

Ad attendere il feretro presso la chiesa di Santa Maria della Libera i familiari, gli amici, i compagni di scuola, la comunità intera. Un folla composta che ha occupato ogni spazio della chiesa, del sagrato, del parco circostante. Tutto intorno un silenzio assordante, interrotto solo dai singhiozzi e dalla lacrime di quanti conoscevano e volevano bene al ragazzo. «È difficile anche per me parlare oggi - ha affermato il parroco don Sergio Rossetti di fronte alla bara bianca - la notizia della morte di un giovane nel fiore della vita ha destabilizzato tutta la comunità, soprattutto i ragazzi che sono più fragili e adesso si sentono smarriti».

Tutti conoscevano Costanzo, un ragazzo semplice, educato, con la passione «per l' Alfa Romeo e per il suo trattore preferito, il Fiat 500», come hanno ricordato i suoi compagni di classe, abbozzando un sorriso mentre ripensavano ai marchi delle due aziende disegnati su quel banco ormai vuoto. «Costanzo è morto fisicamente ma continuerà a vivere in ognuno di noi - ha continuato il parroco - Costanzo ha fatto la storia, la nostra storia, perché è entrato nella storia di ognuno di noi».

Un pensiero, poi, anche per i genitori, per la sorellina, per i parenti tutti. «Non siete solo in questo momento - ha concluso Don Sergio - c'è tutta una comunità che vi abbraccia. Teniamoci per mano e andiamo avanti con coraggio e forza. Costanzo ci proteggerà dall'alto». Anche i più giovani hanno voluto rendere omaggio al loro amico prematuramente scomparso. «Sei sempre stato te stesso e noi ti saremo per sempre grati per le mille risate fatte insieme, ma soprattutto per averci permesso di aver fatto parte della tua vita - ha detto commosso uno di loro - niente potrà cambiare l'affetto che ci legava perché la vera amicizia rende inseparabili, anche se la vita senza di te non avrà più lo stesso sapore. Ti ricorderemo per sempre con il sorriso sul volto».

A ricordare quello splendido tratto caratteriale, anche i suoi compagni di classe. «Costanzo è sempre stato un ragazzo solare, sempre con il sorriso stampato in faccia, una persona con cui non ci si annoiava mai», ha raccontato tra le lacrime uno degli studenti dell'Istituto tecnico industriale "Gian Battista Bosco Lucarelli" di Benevento, frequentato dal ragazzo. «Ha lasciato un vuoto incolmabile - ha continuato - ma oggi vogliamo dirgli grazie per tutti i momenti passati insieme. Ciao Costanzo e ricordati che ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare».

Visibilmente commosso anche il sindaco di Colle Sannita, Michele Iapozzuto: «È difficile trovare le parole per esprimere quello che tutti noi proviamo oggi - ha spiegato il primo cittadino - possiamo solo immaginare il vostro dolore. Costanzo era bello come un angelo e lo ricorderemo tutti nella sua gioia». Infine, un lungo e composto applauso e decine e decine di palloncini bianchi lasciati volare verso il cielo, hanno salutato all'uscita della chiesa la bara bianca portata a spalla dagli amici. Ad accompagnare il corteo le note di "Ogni volta" di Vasco Rossi, suonate dagli altoparlanti della chiesa, quasi a voler coprire il rumore del dolore per la fine di una vita che ancora doveva essere vissuta.
 

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Il Mattino