Lasciare l'auto in sosta per sbrigare una rapida commissione, accertarsi che il bimbo sia entrato a scuola, gustare un caffé sulla strada verso l'ufficio,...
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Da tre mesi quotidianamente scende in strada il team formato dai 10 addetti al monitoraggio delle vetture parcheggiate. Una task force su cui l'azienda punta molto nell'ottica di uno stabile efficientamento del servizio, come dimostra l'arrivo da Roma di un proprio funzionario che funge da coordinatore. E i riscontri testimoniano quanto fondata fosse l'esigenza di una stretta. Tra novembre e gennaio le sanzioni hanno toccato quota 2.100. Un saldo rilevante considerando che gli uomini in pettorina agiscono solo per alcune ore della giornata essendo incaricati anche del controllo sui bus urbani, e che la loro attività si conclude nel fine settimana per ripartire il lunedì. La media di 700 multe al mese appare eloquente aggirandosi sulle 30 violazioni riscontrate ogni giorno. E il bilancio sarebbe ancora più eclatante se si prendesse in esame il solo trend degli ultimi 50 giorni quando è andata a regime la macchina dei controlli: picchi di 100 multe staccate al dì non sono stati una rarità a dicembre e gennaio. Si va dalla semplice disattenzione di chi pur avendo regolarmente acquistato e apposto il tagliando si è trattenuto oltre l'orario consentito senza integrare il corrispettivo, a chi invece mostra una autentica idiosincrasia al ticket confidando nella storica lassità delle verifiche. Un lusso che gli allergici al grattino non potranno più consentirsi. Numeri imparagonabili a quanto avveniva in precedenza quando la media delle sanzioni non superava le 15 unità giornaliere. Un capitolo a parte meritano i controlli mirati a contrastare la vecchia piaga delle auto lasciate sugli spazi riservati al transito, alla fermata e allo stazionamento dei bus. Per questa tipologia di contravventori il conto lievita a 85 euro cui si aggiungono i due punti decurtati dalla patente. Una fattispecie di violazione riscontrata molto frequentemente dagli accertatori e che ha cominciato a diradarsi all'arrivo dei primi verbali.
Ma quanto il riassetto potrà scatenare il malumore degli utenti? «Da parte nostra - spiega l'ufficio relazioni esterne di Trotta Bus - non ci sono intenti vessatori ma solo il dovere di garantire il rispetto delle regole a tutti, in primis ai cittadini che le rispettano. Peraltro sono in netta crescita gli abbonamenti mensili on line alle strisce blu al costo di 25 euro, segno evidente che gli utenti chiedono servizi efficienti e chiari». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino