Pazienti psichiatrici, è emergenza assistenza

Pochi medici e dipartimento chiuso nel week end

Pazienti psichiatrici, è emergenza assistenza
Dei 36 medici in servizio al Dipartimento di salute mentale dell'Asl ne sono rimasti solo 11 sul territorio, oltre agli 8 che prestano la loro opera nella sede del Servizio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dei 36 medici in servizio al Dipartimento di salute mentale dell'Asl ne sono rimasti solo 11 sul territorio, oltre agli 8 che prestano la loro opera nella sede del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) che ha sede all'ospedale "Rummo" ma è gestito dall'Asl. È il quadro emerso dall'incontro organizzato dalla "Rete sociale" presso la sede del Centro del volontariato. A fare il punto della situazione la presidente Serena Romano, Samuele Ciambriello, garante per la Campania dei diritti dei detenuti e Raffaele Tancredi (Fnp Cisl).

«La grave carenza di psichiatri spiega la Romano ha determinato un depauperamento dei Centri di salute mentale di Airola, Puglianello e Morcone, nei quali c'è un solo medico che, se si ammala o ha un imprevisto, non può più garantire il servizio psichiatrico. Nel carcere di Benevento lo specialista in psichiatria non c'è proprio. In questo modo, il rapporto è di uno psichiatra ogni 39.000 abitanti, anche se dovrebbe essere almeno 4 volte maggiore per gestire le 4.500 cartelle cliniche dei pazienti sanniti, 1.500 dei quali risiedono in città, con 750 casi gravi. A molti di loro andrebbe garantita anche la consegna dei medicinali a casa, oltre alle visite domiciliari che sono appena 4 al giorno. Inoltre, il Dsm chiude i battenti dal venerdì alle 14 fino al lunedì mattina per cui l'Asl sta venendo meno agli obiettivi irrinunciabili di assicurare le cure psichiatriche e di fare del Dipartimento di salute mentale un presidio permanente di riferimento per pazienti e familiari.

La struttura non è un ambulatorio o un servizio come gli altri in cui contrarre orari e personale a discrezione, ma prevede un'organizzazione che è soggetta a regole specifiche delineate nel "Progetto obiettivo" della Salute mentale regionale e nazionale che nessun management può modificare e disfare a piacimento». Le regole non sono proprio quelle previste per l'erogazione dei servizi ambulatoriali ma sono mirate a garantire l'assistenza e i percorsi riabilitativi necessari. «Nonostante 6 diffide conclude Romano - dal 2018 non è stata più riunita la Consulta di dipartimento, organo di confronto tra operatori sanitari e associazioni dei familiari sulla programmazione delle attività del Dsm, né la Consulta sociosanitaria della Asl. Ipotizziamo che tanta reticenza nasca dal timore che dal confronto emergano dati imbarazzanti su consuntivi e programmazione».


Alle difficoltà vissute sul territorio si aggiungono quelle della popolazione carceraria. «La situazione dice il garante Ciambriello è drammatica in tutta la Campania perché su 6853 reclusi ci sono solo 55 posti di degenza per i detenuti psichiatrici. A Benevento, su 363 ce ne sono solo 6, né c'è un reparto detenuti nell'ospedale cittadino. Secondo la normativa vigente, l'Asl è tenuta ad assicurare la salute dei cittadini, delle persone meno abbienti e fragili, tra i quali ci sono anche i pazienti psichiatrici e i tossicodipendenti. A gennaio ho denunciato alla Procura di Benevento la mancanza della figura dello psichiatra in carcere che deve essere garantita con continuità per seguire i detenuti con problemi psichiatrici anche nell'ottica di prevenire atti di autolesionismo e suicidi. Due anni fa, c'è stato un suicidio che ha riguardato proprio un paziente psichiatrico. La Rems (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) che prende in custodia anche i detenuti del carcere di Benevento con problemi psichiatrici che hanno commesso reati gravi, ha sede a Baronia e dispone di 20 posti. In pratica, anche in presenza del provvedimento dei magistrato, mirato a mandare i detenuti nella Rems di riferimento, spesso si fa ricorso al carcere perché in queste strutture mancano i posti».

Insomma, dalle testimonianze raccolte e dalla disamina di Raffaele Tancredi, segretario regionale Fnp Cisl, è emersa una difficoltà nell'affrontare le disabilità e le difficoltà che riguardano anche gli anziani. Intanto, come anticipato da "Il Mattino", e annunciato ieri dalla psichiatra Antonietta Rapuano, responsabile del Dsm di Puglianello, l'Asl ha indetto un concorso per l'assunzione di 15 psichiatri da destinari alle sedi dipartimentali in sofferenza.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino