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La conferma, più che scontata, del patriarca Umberto Del Basso De Caro. Il veto, altrettanto prevedibile, a ipotetiche alleanze con l'odiatissimo Clemente Mastella. E l'apertura plastica al mondo del civismo con Angelo Moretti. Il Pd sannita va oltre l'adempimento formale e lancia un segnale al Nazareno. Quella stilata dall'Assemblea provinciale e dai segretari di circolo al termine del summit al Molino non è soltanto una lista di nomi candidabili ma un messaggio politico preciso: bene il campo largo, ma non in qualsiasi direzione.
Se allargamento deve essere, può essere praticato attingendo al campo estraneo al mastellismo formatosi nella recente tenzone per Palazzo Mosti contesa con onore all'ex ministro. È nata così la nomination a sorpresa di Angelo Moretti, leader di Civico22, candidato sindaco alle scorse amministrative prima della convergenza sul nome di Luigi Diego Perifano proposto dal Pd.
Un asse confermatosi anche alle elezioni provinciali di dicembre e di giovedì scorso, con i due gettoni a disposizione finiti nel carniere dei candidati democrat. Per il presidente del Consorzio cooperativistico Sale della terra potrebbero schiudersi le porte della candidatura per Montecitorio, salvo diverse intese al tavolo nazionale teoricamente possibili nel gioco del riparto delle caselle con i potenziali alleati, Moretti sarà in corsa nel collegio uninominale «Benevento» che unisce i 78 Comuni sanniti ai 28 dell'area pedemontana matesina del Casertano.
«Un apprezzato rappresentante del Terzo settore, candidato sindaco civico (non iscritto al Pd) alle amministrative con il 13 per cento dei consensi al primo turno» lo descrive il deliberato licenziato all'unanimità.
Non esplicitati nel documento ma noti anche alle pietre i pessimi rapporti di Moretti con Mastella che ha spesso bersagliato il manager sul tema della solidarietà «economicamente interessata», con il sindaco arrivato a prefigurarne persino l'incompatibilità con la carica di consigliere comunale.
Una linea che si sposa con il sostegno del leader Umberto Del Basso nel collegio senatoriale uninominale «Sannio - Irpinia», con richiesta contestuale di «riconferma nel collegio plurinominale in posizione utile elettiva». Posizione esattamente nel solco di quanto deciso sabato sera dalla Federazione irpina dei democrat con la quale in questa fase è in corso un autentico armistizio elettorale, come testimoniato anche dall'espresso «ringraziamento» messo nero su bianco nel deliberato.
La lista da inviare al commissario Francesco Boccia, e dunque a Roma per le scelte definitive in programma giovedì 11 agosto, comprende quindi altri 5 nomi. In primis la uscente Angela Ianaro, eletta nel 2018 con il Movimento Cinque Stelle da non tesserata e accasatasi qualche mese fa nel Pd. È lei ad aprire l'elenco dei disponibili a una candidatura «nei collegi plurinominali di competenza», ovvero laddove il Nazareno dovesse ritenere di incasellare le adesioni. Seguono Mena Laudato, simbolo della militanza storica ed ex sindaco di Arpaise, il segretario del circolo democrat di Airola Diego Ruggiero, il consigliere regionale Mino Mortaruolo (che avrebbe bisogno della deroga prevista), la presidente provinciale del partito Antonella Pepe. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino