L'unica certezza è che, prima di Natale, la relazione sulle condizioni del ponte San Nicola sarà pronta. Per il resto, permangono troppi interrogativi....
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«Cercheremo di dare una prima risposta in settimana dice Moretti -. È stata fatta una serie di indagini, altre ne verranno ma con un po' di calma. Sono state individuate delle criticità e carenze connesse prevalentemente a fenomeni corrosivi, dati dovuti alla presenza di acqua. Restano da effettuare prove dinamiche e, poi, si è pensato pure a una prova di carico. Solo a quel punto potremmo pronunciarci definitivamente». Il tecnico incaricato dall'Anas ovviamente opta per la prudenza.
Ancor più di lui il sindaco Mastella, che ribadisce, in vista delle festività natalizie, l'idea di riaprire al traffico il ponte, sia pur con limitazioni, a patto che le relazioni dei tecnici lo consentano. Ma un conto è l'aspetto politico della questione, ben altra cosa è l'assunzione di responsabilità da parte di chi dovrebbe disporne la riapertura. Al momento, le sezioni risulterebbero alquanto rovinate, il ponte non offrirebbe tutte le garanzie, occorrerà verificare se il dirigente preposto trarrà dalla relazione della commissione risultanze incoraggianti. Da quel che trapela, le chance di riapertura a breve scadenza del S. Nicola non dovrebbero essere molte. Né è da sottacere la nota trasmessa ai sindaci da parte del prefetto Francesco Antonio Cappetta: «I protocolli ministeriali prevedono che la vigilanza sullo stato di conservazione dei ponti deve essere permanente, anzitutto per la verifica del piano viabile e poi per un esame di superficie delle strutture visibili degli impalcati e dei sostegni, per accertare ogni fatto nuovo. Ove si riscontrino, in concreto, gravi anomalie il provvedimento di chiusura del ponte al traffico o di limitazione della carreggiata deve essere immediato, con successiva ispezione o controllo adeguati alla importanza dell'anomalia segnalata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino