Settantaquattro anni e non li dimostra. Prendendo in prestito una frase del presidente di Strega Alberti Giuseppe D'Avino, il Premio Strega ha confermato che, nonostante gli...
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La proposta ha subito trovato il favore del conduttore Gigi Marzullo che, in apertura di serata, aveva ricordato i legami che ha con il capoluogo del Sannio che lo videro debuttare come giornalista proprio nella redazione de «Il Mattino». Nel corso della serata, complice Marzullo, la proposta di Mastella è stata girata allo stesso D'Avino che si è trincerato dietro un «Mai dire mai», mentre più possibilista è apparso Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, che ha detto di essere pronto a trasferirsi con tutto il suo staff a Benevento per organizzare la serata finale del Premio «non appena il presidente della Fondazione Bellonci Solimene ed il presidente di Strega Alberti D'Avino mi daranno il via libera».
Dinanzi ad un parterre ricco di esponenti del mondo della cultura e del giornalismo ed alle autorità civili e militari del Sannio, Marzullo ha presentato la «sestina» di autori selezionati per la finale in ordine alfabetico dopo aver espresso l'ammirazione per la splendida cornice del Teatro Romano reso ancora più suggestivo da enormi cesti di ginestre che hanno diffuso nell'aria un dolce profumo, dando un elegante tocco di giallo (colore dello Strega) alla scenografia d'eccezione. Preceduti dalla lettura di un brano del libro in concorso, gli autori Jonathan Bazzi con «Febbre» (Fandango) proposto da Teresa Ciabatti, Gianrico Carofiglio con «La misura del tempo» (Einaudi Stile Libero) presentato da Sabino Cassese, Gian Arturo Ferrari «Ragazzo italiano» ((Feltrinelli) proposto da Margaret Mazzantini; Daniele Mencarelli che si è già aggiudicato il Premio Strega Giovani con «Tutto chiede salvezza» (Mondadori) proposto da Maria Pia Ammirati, Valeria Parrella con «Almarina» (Einaudi) proposto da Nicola Lagioia e Sandro Veronesi con «Il colibrì» (La Nave di Teseo) proposto da Accademia degli Scrauti, hanno chiarito alcuni aspetti delle loro opere, soffermandosi sugli gli stimoli che hanno consentito la nascita dell'opera.
Dopo il mini tour che porterà la sestina di autori ad incontrare il pubblico dei lettori, già da stasera a San Benedetto del Tronto, il Premio Strega si concluderà con la seconda e definitiva votazione del 2 luglio a Villa Giulia (diretta su Rai3) che designerà il vincitore della LXXIV edizione. Chiamati al voto saranno i 400 Amici della Domenica ai quali si aggiungono 200 voti espressi da intellettuali, traduttori e studiosi italiani e stranieri selezionati da 20 istituti italiani di cultura all'estero, 40 lettori «forti» scelti da venti librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura tra cui 15 circoli costituiti presso le biblioteche di Roma. Infine una curiosità: non è la prima volta che giungono in finale sei autori e non cinque come è tradizione. In ben sette edizioni precedenti l'allargamento a sei dei finalisti venne determinato dagli ex aequo al quinto posto (ultimo posto utile per l'accesso alla finale) dopo la prima votazione in casa Bellonci. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino