Sia pur con notevole ritardo, il Comune prova a disboscare la jungla di impianti pubblicitari. Strana la tempistica, lo fa contestualmente alla mappatura eseguita dalla Andreani...
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In quanto al controllo delle autorizzazioni, è competenza del Comune, precisamente dell’Ufficio Traffico. Che, infatti, ha provveduto a spedire decine e decine di lettere a firma del dirigente Andrea Lanzalone. Da un calcolo sommario, il numero degli impianti non a norma si attesterebbe poco al di sotto dei 100. Lettere, obiettano diversi titolari di ditte servizi pubblicitari, pervenute però con ritardi record, in qualche caso, la risposta si è avuta a circa tre anni dalla presentazione dell’istanza. L’Ufficio Traffico non contesta il rilievo, Lanzalone ne spiega le motivazioni nelle lettere recapitate alle ditte, alla Andreani e ai vigili. Dopo aver ricordato che il consiglio licenziò a dicembre 2015 il regolamento che disciplina la pubblicità, il dirigente rimarca la «complessità dell’argomentazione ed essendo l’Ufficio Traffico non solo sottodimensionato ma anche impegnato in altri compiti», a decorrere dal secondo semestre del 2017, è stato costituito un gruppo di lavoro per completare l’esame delle istanze pervenute, secondo l’ordine cronologico. Nel sollecitare di mettersi in regola entro 30 giorni, il Comune chiede alle ditte di non esporre nessun messaggio pubblicitario sull’impianto fino al rilascio della definitiva autorizzazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino