S. Agata dei Goti, mancano fondi: niente nomi alle strade

S. Agata dei Goti, mancano fondi: niente nomi alle strade
S. AGATA DEI GOTI -  Strade fantasma, quartieri senza nome, doppia denominazione, omonimia di strade e località periferiche, versione popolare di piazze nel centro...

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S. AGATA DEI GOTI -  Strade fantasma, quartieri senza nome, doppia denominazione, omonimia di strade e località periferiche, versione popolare di piazze nel centro storico, assenza totale in quasi tutte le frazioni e contrade. Mancano fondi per correre ai ripari. Un mix enorme di problemi connessI all’annoso problema della toponomastica, irrisolto e di non facile soluzione. L’espansione urbanistica della città dagli anni Cinquanta ha interessato tante zone del centro abitato (Pennino, viale Giannelli, parco Maria Patrizia, parco Flora, via Caudina, via Sant’Antonio abate, Santisi...) con la creazione di interi quartieri, densamente popolati, con diramazioni e traverse, di strade nei comparti residenziali e di piazze, tutte prive di denominazione. Anche il navigatore satellitare si trova spesso in difficoltà nel trovare la destinazione cercata. Per persone non del luogo e per i postini trovare l’indirizzo esatto di una persona diventa sempre più problematico. Nel centro storico spesso coesiste una doppia denominazione (ad esempio piazza Sant’Alfonso e Duomo) ed esiste una versione popolare delle piazze Umberto I (Montevergine), Trieste (Boschetto) e Trento (delle monache) e di largo Lapati («zi’ Tore»). 

Nel 1882 alcune vie avevano nomi suggestivi come dell’Amore, delle Ninfe, delle Zite, delle Fate, delle Belle Donne. Hanno cambiato nome fino all’epoca fascista le vie dei Goti, Bocca, Belvedere, dei Negozianti e del Duomo (che divenne via Roma fino alla Cattedrale, con il simbolo del fascio ancora visibile sulla targa marmorea che la indica ). Starza è il nome di una strada e di una zona dell’hinterand. Mentre in tutt’Italia nel dopoguerra si rimuovevano i ricordi della dinastia dei Savoia, c’è un viale, il più importante, dedicato a Vittorio Emanuele III ed una piazza, la più famosa del centro storico, intitolata ad Umberto I°, con la statua di Sant’Alfonso benedicente con tre dita. Patriottiche, invece, le denominazioni delle piazze Trieste e Trento... 
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Il Mattino