Sannio, ambulanze senza medici. Mastella frena ma gli altri sindaci sono in rivolta

L'accusa: l'Asl vorrebbe avere 6 automezzi su 10 senza personale medico

Polemiche nel Sannio per le ambulanza
«Ho avuto un colloquio con il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe sulla questione della rete 118 e del riassetto sul territorio provinciale dell'apparato delle...

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«Ho avuto un colloquio con il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe sulla questione della rete 118 e del riassetto sul territorio provinciale dell'apparato delle ambulanze medicalizzate e delle automediche. Il direttore generale dell'Asl Benevento mi ha garantito che non è stata assunta nessuna decisione e che dunque circolano soltanto ipotesi non confermate». Lo chiarisce il sindaco di Benevento e presidente del Comitato di rappresentanza dei sindaci dell'Asl Benevento Clemente Mastella, in seguito alla notizia sulla riorganizzazione del 118. «Non appena il piano sarà definito - aggiunge il primo cittadino - provvederò alla convocazione di una sessione del Comitato di rappresentanza per discutere con il direttore Volpe e condividere le soluzioni più utili e adeguate per tutte le aree del territorio provinciale».


Ma la questione continua a tenere banco tra i sindaci del Sannio. Se nelle scorse ore ad uscire allo scoperto e a promettere battaglia erano stati i sindaci di Morcone e San Salvatore Telesino, Luigino Ciarlo e Fabio Romano, ora al coro dei contrari si uniscono anche altre realtà del territorio. In queste ore la presa di posizione arriva da Nicola Di Santo, Pasquale Di Mezza, Nadia Ceniccola e Teresa Teta consiglieri comunali di Telese Terme e componenti del gruppo "Telese Città". «Esprimiamo la nostra viva preoccupazione - dicono - per le notizie emerse dalla stampa in merito alla demedicalizzazione di alcune ambulanze presenti in provincia di Benevento. Questa scelta improvvida, che cela anche una scarsa conoscenza della conformazione del nostro territorio, mette a rischio l'incolumità delle popolazioni della Valle Telesina che tra i presidi ha lo Psaut di San Salvatore Telesino. Come gruppo consiliare "Telese Città" ribadiamo la nostra contrarietà rispetto a questa ipotesi».

Gli fa eco il gruppo di opposizione "Cerreto Riparte". «Sindaco e sodali - scrivono dagli scranni della minoranza - dormono beatamente, nel mentre, l'Asl sta riorganizzando il 118 togliendo i medici dall'ambulanza di Cerreto. I cittadini dell'intera alta valle del Titerno saranno gravemente penalizzati. Ci sarà soltanto un'auto medica a Telese per l'intero ambito territoriale che comprende ben 14 comuni, null'altro». Intanto anche il sindaco di Amorosi, Carmine Cacchillo, prende posizione: «Ho appreso dalla stampa che è in corso da parte dell'Autorità Sanitaria locale la riorganizzazione del servizio 118. Delle dieci ambulanze attualmente attive sul territorio dell'intera provincia, ben sei di esse svolgeranno il servizio soltanto con l'infermiere e l'autista e, a parziale compensazione del taglio, saranno istituite tre auto mediche. Prima hanno eliminato l'ospedale di Cerreto Sannita e depotenziato l'ospedale di Sant'Agata de'Goti, adesso ci riducono la possibilità di poter disporre di un'assistenza territoriale che sia in grado di intervenire tempestivamente nei casi di grave pericolo di vita». E conclude: «Chiederò alle autorità competenti di sospendere il perseguimento di una riorganizzazione che prevede un peggioramento dell'attuale servizio».
«Apprendiamo con preoccupazione della riorganizzazione della rete di emergenza sanitaria sul territorio - sottolinea il senatore di Fratelli d'Italia Domenico Matera -  circostanza che comporterà la demedicalizzazione di diversi punti 118 nella provincia di Benevento. La professionalità e l'attenzione della Dirigenza dell'Azienda sanitaria locale, chiamata a tenere conto della incipiente carenza di personale, siamo certi che cercherà di garantire la salvaguardia di un servizio che sia adeguato per il territorio. Ora come ora - incalza il senatore -, tuttavia, non possiamo nascondere le nostre ansie condividendo in toto quelle dei sindaci. Avere delle ambulanze prive di professionalità mediche rappresenta sicuramente un impoverimento nelle prestazioni e ciò senza nulla togliere al valore ed alla preparazione delle altre professionalità che comporranno gli equipaggi. Ma è evidente come la mancanza del medico a bordo comporti una dilatazione nei tempi di risposta sia per quanto riguarda la diagnosi sia per quanto riguarda l'attivazione di una terapia».


«Il tutto - conclude Matera - con conseguente possibile pregiudizio della sicurezza del cittadino-paziente». Il senatore sannita fa sapere che «nei prossimi giorni» sentirà il Direttore generale Volpe, con il quale «intercorrono ottimi rapporti di leale collaborazione istituzionale, per meglio capire le problematiche e le eventuali risposte a garanzia del territorio e del diritto alla salute dei cittadini dell'intera provincia».
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Il Mattino