Covid a Benevento, cento casi in 48 ore: torna la paura e spinge i vaccini

Covid a Benevento, cento casi in 48 ore: torna la paura e spinge i vaccini
Il Sannio, in controtendenza con il trend regionale per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini, chiude la settimana con 4.000 inoculazioni, fornendo un quadro da cui...

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Il Sannio, in controtendenza con il trend regionale per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini, chiude la settimana con 4.000 inoculazioni, fornendo un quadro da cui emerge un numero raddoppiato in pochi giorni. Arriva però a circa 100 il numero dei positivi registrati nelle ultime 48 ore. Nella giornata di ieri, sono state somministrate altre 1000 dosi, distribuite tra i centri vaccinali del territorio, mentre l'hub dell'ex caserma Pepicelli ha mantenuto inalterata la media delle 400 inoculazioni quotidiane. Un record che non si raggiungeva da qualche mese, quello dell'alto numero di vaccinati, determinato non solo dalla corsa alle terze dosi iniziata negli ultimi giorni, ma anche all'aumento dei contagi sul territorio, che ha spinto una buona percentuale di persone, che aveva scelto di non vaccinarsi, a decidere altrimenti. 

Sotto la lente di ingrandimento dell'Asl ci sono ora la seconda B, la terza A e la quinta A della scuola elementare e la seconda sezione della scuola dell'infanzia del plesso Sant'Anna di Sant'Agata de' Goti per le quali il dirigente scolastico Antonio Montella, in attesa dell'esito dei tamponi effettuati, ha predisposto la sospensione delle lezioni in presenza e l'inizio delle attività da remoto su piattaforma Weschool, dalla giornata di oggi e fino a quando non saranno completati gli accertamenti di rito per l'emergenza Covid. C'è la corsa ai tamponi e al vaccino perché il virus ha ricominciato a far paura, insinuandosi all'interno delle famiglie e tra i banchi di scuola. Per questo, si stanno susseguendo le iniziative dei sindaci per cercare di arginare l'avanzata del virus, attraverso attività di sanificazione dei plessi scolastici e contestuali screening destinati principalmente alla popolazione scolastica. 

In quest'ottica, Armando Marrone, sindaco di Fragneto L'Abate ieri ha chiuso la scuola per sanificazione, in seguito alla positività dell'insegnante di una classe delle elementari della scuola «Samnium», richiedendo il controllo per chi ha avuto contatti con la docente contagiata per evitare la diffusione del virus. Invece, Pasquale Narciso, sindaco di Campolattaro ha predisposto, per lunedì dalle 9 alle 12, lo screening per la popolazione scolastica che frequenta la scuola dell'infanzia e quella dell'obbligo oltre che per tutti i nuclei familiari degli alunni. I test saranno effettuati in modalità drivethrough davanti all'ingresso superiore della scuola, presentando il modulo anamnestico da scaricare sul sito del Comune, già compilato insieme alla carta d'identità e al codice fiscale.

Il numero dei casi registrati nei comuni maggiormente colpiti dal Covid sembra, tuttavia, essere stazionario. Rimangono 30 i positivi a Montefalcone di Val Fortore, 24 a Sant'Agata de' Goti e 12 a Fragneto Monforte, mentre, in gran parte dei comuni del Sannio, il quadro dei contagi risulta avere un'incidenza minore. È il caso di Montesarchio dove i positivi sono solo 12. «Ho provveduto dice il sindaco Franco Damiano a fare la terza dose di vaccino anti Covid, consapevole del fatto che rappresenta l'unica arma in nostro possesso per contrastare la pandemia. Il virus è ancora presente, con tanti casi nei paesi limitrofi e, quindi, invito tutti i cittadini che non si sono vaccinati a farlo e gli altri a completare l'iter vaccinale con la terza dose, a partire dai 60 anni».

Sono 35 i positivi emersi nell'arco delle ultime 24 ore che si aggiungono ai 63 di giovedì, per un totale di 98 nuovi contagi in due giorni. Sono in aumento anche i pazienti in degenza nei reparti Covid del Rummo in seguito a due nuovi accessi effettuati nelle ultime 24 ore. Sono, quindi, 20 i ricoverati, 13 dei quali in Malattie infettive e 7 in Pneumologia subintensiva. Sicuramente, i pazienti ospedalizzati sono ancora pochissimi, se paragonati agli oltre 100 che occupavano i reparti Covid nello stesso periodo dell'anno scorso. Ma l'aumento esponenziale dei contagi sul territorio, comincia a destare qualche preoccupazione in più tra gli addetti ai lavori anche se, quasi tutti i positivi sono asintomatici o paucisintomatici, mentre per i bambini coinvolti, la sintomatologia è del tutto simile a quella dell'influenza stagionale.

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Il Mattino