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Sos per il terminal degli autobus extraurbani di via Sandro Pertini. La struttura da anni avrebbe bisogno di interventi per renderla più accogliente e per soddisfare le esigenze di tutti. Attualmente, però, versa in uno stato di degrado sebbene sia quotidianamente frequentata da migliaia di persone tra studenti, lavoratori, immigrati e anche turisti. Nonostante le denunce presentate in questi anni e degli interventi tampone aventi solo carattere di provvisorietà, la situazione resta precaria.
Proprio di recente si è costituito un nuovo comitato di protesta, non è il primo, composto esclusivamente da pendolari, che ha lo scopo di sensibilizzare anche attraverso i social l'amministrazione comunale e l'opinione pubblica affinché siano programmati dei lavori urgenti. Diverse le rivendicazioni portate avanti. «Il biglietto da visita che offriamo - dice Pasquale Repola, dipendente statale e pendolare, da oltre dieci anni utilizzatore del terminal - in particolar modo a quelli che arrivano a Benevento per la prima volta come ospiti o turisti, è tra i peggiori.
I fautori del comitato chiedono con urgenza quantomeno la costruzione di una pensilina che in caso di pioggia o nelle giornate assolate possa offrire riparo ai viaggiatori in attesa di salire sui pullman. Una carenza, questa, esistente sin da quando è stato realizzato il terminal e che provoca disagi. «Ovunque - dice Carlo Mazzei - ci sono le pensiline, io per lavoro viaggio da sempre e devo dire che la nostra città forse è l'unica dove non ci sono. Inoltre andrebbe predisposta, quanto meno, una segnaletica, anche con strisce, per disciplinare la circolazione di pedoni e auto. L'area, infatti, non è frequentata solo dai pullman di linea provinciali e quelli extra-provinciali, ma anche da tante auto considerato che viene utilizzata per raggiungere più rapidamente via Odofredo e quindi piazza Risorgimento o viceversa. Spesso corriamo il rischio di essere investiti visto che non ci sono spazi delimitati».
Il termometro dello stato d'abbandono, comunque, è costituito dalle condizioni dei servizi igienici che sono stati completamente vandalizzati, oltre quattro anni fa, e che quindi sono inutilizzabili per tutta l'utenza non essendo mai stati riparati. «Le persone dopo che hanno viaggiato per ore - denuncia Gerardo Izzo - non possono utilizzare i bagni. Credo che non ci sia bisogno di commenti». Sono state numerose le istanze avanzate in questo lungo lasso di tempo, ma non è stata mai trovata la soluzione. Questo aspetto mette in evidenza un'altra lacuna, quella della vigilanza. Ci sarebbe bisogno di videocamere per le ore notturne e durante il giorno di controlli, visto che non sono mancati episodi di furti, incidenti o altro. Attualmente delle pattuglie delle forze dell'ordine effettuano dei giri saltuari che chiaramente si rivelano insufficienti perché occorrono controlli ancora più serrati.
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