Due scosse nel giro di pochi minuti nel Sannio con epicentro nella zona di Ceppaloni alle 9.06 con magnitudo di 3.4, e subito dopo di 3.2 alle 9.08, secondo quanto segnala...
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Il sindaco Clemente Mastella, d’intesa con il prefetto Cappetta e con la Protezione civile, ha disposto l’immediata chiusura delle scuole e degli edifici pubblici a eccezione dei servizi e delle strutture emergenziali necessarie per la gestione degli interventi. «Invitiamo tutti alla calma e alla serenità e invitiamo i dirigenti scolastici di rivedere i piani di uscita di sicurezza dalle scuole, così anche gli uffici pubblici. L'indicazione che diamo ora è che ognuno faccia verifiche puntuali negli edifici di propria competenza», ha dichiarato Mastella a margine della riunione del Centro operativo comunale convocata in via d'urgenza dopo la riattivazione dello sciame sismico che sta interessando il Sannio.
Scuole chiuse anche in altri comuni della provincia di Benevento, con i sindaci dei centri della Valle Caudina e della Valle Telesina che hanno disposto la chiusura dopo aver fatto evacuare gli studenti dalle aule degli istituti.
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In una mattinata convulsa, sono otto le repliche registrate prima di mezzogiorno, sempre con epicentro localizzato tra San Leucio del Sannio e Ceppaloni. La più forte alle 11.36 con magnitudo 3.8 a una profondità di 5 km, avvertita chiaramente anche a decine di chilometri di distanza, nelle province di Avellino, Napoli e Salerno.
In Irpinia, in particolare, sono state evacuate per precauzione le scuole di ogni ordine e grado nelle zone che confinano col versante sannita. Il coach della Scandone Basket, De Gennaro, si è visto costretto ad annullare la seduta di allenamento della squadra vista l'impossibilità di utilizzare il palazzetto dello sport chiuso per motivi di sicurezza al pari di tutte le altre strutture sportive pubbliche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino