Tigli malati sull'Appia, l'allarme dilaga sui social

Gli alberi sono compromessi, i cittadini temono cadute improvvise

I tigli sull'Appia
I tigli sono malati, viabilità a rischio. Abbattiamoli. L'allarme viaggia sui social. Stiamo parlando degli alberi che delimitano il tratto di strada statale 7 Appia,...

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I tigli sono malati, viabilità a rischio. Abbattiamoli. L'allarme viaggia sui social. Stiamo parlando degli alberi che delimitano il tratto di strada statale 7 Appia, oggi denominato via dei Sanniti, che funge da ingresso nella cittadina del Medio Calore, attraverso la frazione Ginestra. Gli alberi sarebbero fortemente ammalorati e compromessi, almeno a vedersi. Sicché i cittadini, oltre a segnalare il potenziale rischio, lanciano l'allarme sullo stato di salute dello storico filare di tigli, già fortemente ridotto negli anni. «Sono stati mai controllati si chiede un artigiano che per quella strada transita più volte al giorno e se sono marci perché non vengono abbattuti? O aspettiamo che cadono su qualche macchina di passaggio e poi si dà la colpa al vento? Aspettiamo che ci scappi il morto per prendere provvedimenti?».

Ma c'è pure chi, oltre a sottolineare l'importanza sotto l'aspetto ambientale degli alberi all'ingresso del paese, pone l'accento su quelli del centralissimo viale Principe Carlo III Spinelli. «Abbiamo assistito negli anni - sostiene un giovane docente sangiorgese - a una serie di autentiche nefandezze ai danni del già esiguo patrimonio verde della nostra città. Basti ricordare le diatribe e le accuse, a fasi alterne, intercorse tra due ex sindaci sulla capitozzatura di tutti i tigli dello stradone e di Ginestra, l'ultima delle quali realizzata un paio di anni fa e risultata particolarmente invasiva e dannosa per le piante e la cura della vegetazione. Sulla tenuta del poco verde, degli alberi e delle essenze arboree nel paese ci sarebbe molto da dire e, soprattutto, da fare. Spero tanto che l'attuale amministrazione ne abbia effettiva contezza».

Va pure detto che proprio nella zona segnalata già si registra una considerevole riduzione di tigli rispetto agli anni '90 del secolo scorso. Un dato è certo: i cittadini chiedono che venga garantita la sicurezza stradale e la salvaguardia della pubblica incolumità. Anche in considerazione del fatto che a causa di avverse condizioni meteo o con il semplice passare del tempo, gli alberi, o parte di essi, potrebbero cadere, costituendo un grave pericolo per chi si trova a transitare nei pressi, con annesse responsabilità. Il verde pubblico e gli alberi abbisognano di un'accurata «manutenzione» e, forse, ancora prima di un sopralluogo con attenta perizia da parte di tecnici e professionisti specializzati per controllare il loro stato di salute.


«Su questioni così delicate che coinvolgono la sicurezza dei cittadini - afferma Giovanna Annese, assessora all'ambiente e al decoro urbano - è necessario intervenire con sollecitudine, ma va pure contemperata la portata ambientale e, quindi, l'importanza di avere una seria e articolata ricognizione da parte di agronomi forestali o, comunque, di esperti nel settore specifico che possano dire e soprattutto certificare se gli alberi segnalati presentano dei processi di decadimento del legno e in che stadio sono. È urgente appurare tutto questo per evitare il rischio, nell'eventualità di crollo, che si abbattano su una strada molto frequentata. Dopo questa ricognizione, si potrà stabilire eventualmente di rimuoverli, sempre sostituendoli con esemplari simili. L'albero è una risorsa biologica, ambientale, energetica e sociale. La nostra amministrazione intende salvaguardare e piantare gli alberi per un città più pulita, sana e sostenibile».

 

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Il Mattino