Una scheda dati da utilizzare in uno smartphone per la connessione internet, tre antenne per la captazione di un segnale wifi e droga: è il materiale sequestrato...
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Le indagini hanno preso il via dopo il ritrovamento nell'edificio di alcuni telefoni cellulari utilizzati per postare su alcuni social network foto che, secondo l'accusa, sarebbero servite «a confermare e rafforzare la posizione di baby boss dell'hinterland napoletano». A cinque detenuti sono stati notificati avvisi di garanzia per ricettazione (dei telefoni cellulari) in concorso con altre persone ancora da identificare. Le perquisizioni, che hanno riguardato tutti i detenuti, sono state effettuate da oltre 60 agenti ed hanno riguardato tutti gli ambienti dell'istituto di pena minorile.
Secondo l'accusa, «dai preliminari accertamenti eseguiti dagli informatici del Nic è stato rilevato che le connessioni Wi Fi sono avvenute grazie ad una serie di hot spot gratuiti e privi di password, tra i quali anche il Wi Fi Free in uso nel comune di Airola». «Le indagini - dice il procuratore di Benevento Aldo Policastro - proseguono a ritmo serrato attraverso una attività investigativa che nei prossimi giorni, a seguito degli elementi raccolti, vedrà ulteriormente impiegato il Nic della polizia penitenziaria e i magistrati della Procura per fare piena luce sul possibile coinvolgimento di altre persone». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino