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Un operaio di 43 anni di San Giorgio del Sannio è finito ieri sera agli arresti domiciliari per una serie di reati nei confronti della ex compagna dalla quale ha avuto anche una figlia. Il provvedimento è stato notificato all'operaio dagli agenti della Squadra mobile diretta dal vicequestore Flavio Tranquillo. Gli stessi agenti che avevano svolto anche le indagini che hanno portato all'emissione dell'ordinanza da parte del gip, Pietro Vinelli, su richiesta della Procura diretta da Aldo Policastro e con indagini coordinate dal sostituto procuratore, Licia Fabrizi.
All'uomo vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali e minaccia nei confronti della ex compagna. In particolare, l'attività investigativa ha preso il via da un episodio di violenza verificatosi nel mese di novembre 2021 nel piazzale di un distributore di carburante del capoluogo dove l'indagato aveva dato appuntamento all'ex compagna per discutere in merito alla gestione della loro figlia minorenne.
Tuttavia, all'arrivo della donna, l'uomo l'ha aggredita mentre la donna si trovava ancora all'interno della propria autovettura.
La veemenza con cui l'operaio ha trascinato la donna è stata tale da fer perdere persino le scarpe alla vittima. Una scena andata avanti per qualche istante, fino a quando lei non è riuscita a divincolarsi dalla presa.
Una volta liberatasi dall'uomo, l'ex compagna è riuscita a rifugiarsi nel bar della stazione di servizio. Un'aggressione messa in atto davanti a numerose persone presenti nel distributore, tanto che le loro dichiarazioni sono state, poi, acquisite dagli inquirenti. Le indagini avviate dopo l'accaduto, successivamente alla denuncia presentata dalla donna - coordinate dalla Procura e gestite della Mobile - hanno permesso di reperire ulteriori testimonianze che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell'operaio. Informazioni legate non solo all'episodio avvenuto nel distributore di carburante, ma anche a maltrattamenti perpetrati dall'uomo contro l'ex convivente, non appena gli aveva comunicato la propria intenzione di porre fine alla loro relazione.
Violenze, minacce e offese, spesso legate a futili motivi di gelosia. L'ordinanza eseguita ieri è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. L'indagato può, pertanto, impugnare il provvedimento. E l'uomo ha infatti già nominato come suo difensore l'avvocato Nicola Covino. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal gip che ha emesso l'ordinanza e, in quella sede, potrà fornire la sua ricostruzione dell'accaduto.
Il Mattino