"Dint’ ‘a Zona NTL vide Napule cchiù bella, faje ‘nu zumpo dint’a storia e te...
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e te ‘ncuntre cu ‘a memoria": comincia così la filastrocca per Forcella composta da Pino Perna, presidente dell'associazione Annalisa Durante, per lanciare un progetto, Zona NTL, appunto, che propone la riscoperta, o la scoperta, del quartiere che negli ultimi anni sta diventando sempre più una apprezzata meta turistica.
Napoli, Turismo & Legalità in una Zona che vuole essere “Non a Traffico Limitato” è la proposta che parte dall'associazione che porta il nome della quattordicenne uccisa a Forcella il 27 marzo 2004 durante uno scontro armato tra esponenti di clan rivali. Ora le strade per decenni dominate dai clan vengono riproposte in un tuor che mostra i luoghi dell'arte, della cultura, ma anche quelli della legalità : un modo per conoscere la storia dell'Altra Napoli, quella che vuole vivere e non vedere ammazzati i propri figli.
E per organizzare la riscoperta del quartiere viaggia in rete una nuova app scaricabile gratuitamente da Play Store (Android) e da APP Store (Ios), che consente di effettuare una “visita fai da te” o di prenotare delle visite guidate utili per conoscere questi luoghi, alcuni dei quali non
sono accessibili o non sempre visitabili (per la prenotazione inviare un messaggio whatsapp al 339.1533960 specificando data, orario e numero di visitatori). L’applicazione consente, inoltre, di pubblicare foto e commenti per ciascun luogo visitato, ed entro maggio proporrà anche le presentazioni di artigiani, commercianti e ristoratori dell’area per attivare un circuito economico solidale.
Sono ventotto le tappe segnalate: da Castel Capuano alla Ruota dell’Annunziata, passando per i capolavori artistici custoditi nella Chiesa di Santa Maria Egiziaca che redense le prostitute, al Teatro Trianon Viviani (il “Teatro del popolo”). Quattro i percorsi proposti: completo, San Gennaro, carità e giustizia e percorso libero. Tutti itinerari ricchi di fascino per chi vive a Napoli e per ci vuole imparare a conoscerla.
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Il Mattino