Se Allegri non vuole ascoltare il rumore dei nemici

Se Allegri non vuole ascoltare il rumore dei nemici
«Vicini alla follia», così Allegri, l'allenatore della Juventus, a proposito delle proteste degli ultimi tre grandi club che hanno giocato, e hanno perso,...

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«Vicini alla follia», così Allegri, l'allenatore della Juventus, a proposito delle proteste degli ultimi tre grandi club che hanno giocato, e hanno perso, allo Stadium di Torino, cioè Inter, Napoli e Milan. «Siamo tutti folli?», si era ironicamente chiesto Sarri, il tecnico degli azzurri, dopo quello che era accaduto in Juve-Milan.

Il rumore dei nemici caricava Mourinho quando sedeva sulla panchina dell'Inter; le proteste - legittime - infastidiscono Allegri, che, come i suoi dirigenti e i suoi giocatori, vorrebbe gli avversari prendessero atto di una superiorità tecnica e, diciamo così, ambientale e restassero in silenzio. A proposito, ci sembra che Dybala, il campione che dice che questa storia va avanti da sei anni, fosse in una squadretta argentina, l'Instituto di Cordoba, nel 2011. 
Nessuno mette in dubbio la forza della Juve, ma il richiamo - fatto da ben tre club in un mese - al rispetto dei regolamenti non può essere silenziato. La libertà di parola dovrebbe ancora esistere nel calcio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino