È il primo pensiero che accompagna i malati di cancro e i loro familiari nella ricerca della cura più efficace e meno invasiva, il miglior percorso possibile. Come...
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«Il progetto è finanziato dal ministero della salute», spiega il direttore scientifico del Pascale, Gerardo Botti, indicando il cronoprogramma. Il programma vale complessivamente 10 milioni e coinvolge anche Cnr, Fondazione Tettamanti e MolMed: serve a sviluppare nuovi trattamenti con le cellule programmate per distruggere neoplasie e al momento non coperte dall'industria farmaceutica. Nel mirino, le patologie al pancreas, al colon retto, alla mammella e il melanoma (il più cattivo tumore della pelle) che non sono efficacemente curabili in altro modo. «Il piano è assai ambizioso», dice Concetta Quintarelli, coordinatrice del gruppo di lavoro sull'immunoterapia di Alleanza contro il cancro, che punta a sviluppare i trattamenti in due anni e ampliare lo spettro di patologie trattabili. Il futuro prossimo è la messa a punto di una terapia genica per ogni paziente e la creazione di banche allogeniche.
«Partire cioè da un donatore sano chiarisce Quintarelli per creare dosi di farmaci destinate a più pazienti». E, nell'attesa che il Pascale entri nella produzione Car-T, lo stesso istituto promuove le cure a domicilio per le donne con tumore al seno. «Siamo davvero molto orgogliosi di essere i primi in Italia», fa notare il manager Attilio Bianchi. «Stiamo anche progettando un nuovo reparto di oncologica medica senologica dotato di poltrone con realtà virtuale», annuncia il direttore del dipartimento, Michelino de Laurentiis (con Nicola Maurea, presidente del congresso di sesto nazionale di cardioncologia, il 30 gennaio al Pascale e il 31-1 febbraio all'Excelsior). L'ultimo progetto sull'umanizzazione delle cure è validato da uno studio su 94 pazienti appena pubblicato sul Journal of cellular physiology coordinato da Antonio Giordano e Andrea Chirico, che hanno mostrato l'efficacia degli occhiali 3D contro ansia e stress durante i trattamenti chemioterapici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino