Carta canta

Carta canta
Non so quando la poesia ha smesso di avere importanza, so che è la modalità dove poi andiamo a cercare le risposte, quelle che contano. Italo Calvino una volta in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non so quando la poesia ha smesso di avere importanza, so che è la modalità dove poi andiamo a cercare le risposte, quelle che contano. Italo Calvino una volta in tivù consigliò “d’imparare molte poesie a memoria, a tutte le età, perché tengono compagnia nella vecchiaia”. Ognuno ha le sue, qualcuno si porta dietro quelle studiate a scuola, altri ne scrivono di nascosto, qualcuno riesce anche a pubblicarle. Una volta alla fine degli anni ottanta la Rai faceva una cosa oggi impensabile: “Poeti in gara”, apparivano i poeti italiani e si sfidavano come in un campionato di calcio, portavano la loro disparità nel mondo conforme della televisione, ed era un bel vedere. Era una idea di Giorgio Weiss. È sempre difficile trovarne in giro di poesia o scegliere un solo poeta, ma se mi chiedessero chi leggere senza avere scelta, direi Raffaello Baldini che considero il maggiore poeta italiano del secondo Novecento. È morto nel 2005, scriveva poesie in dialetto piene di ironia e di pensieri che abbiam tutti i giorni, di quelli che tengono compagnia, come diceva Calvino.  
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino