Sport «salvavita» dai 3 ai 75 anni

Sport «salvavita» dai 3 ai 75 anni
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Ottobre è il mese degli sportivi di ritorno, spesso indecisi: «Mi iscrivo, o non mi iscrivo. Ce la faccio, vorrei, sì, ma non posso...». Quante volte l'abbiamo detto, noi per primi, a familiari e amici, ipotizzando di rinunciare al nuoto o alla palestra per i troppi impegni tra casa e lavoro? Eppure, l'attività fisica «fa bene a qualsiasi età: al corpo e alla mente», sottolinea il presidente della Società italiana di rieducazione motoria, Carlo Ruosi, ortopedico e riabilitatore del Policlinico Federico II, che per «Il Mattino» ha preparato un vademecum con indicazioni (e controindicazioni). Consigli utili, forse, a dare superare le incertezze in tempo, a due giorni dalla fine del mese, e dare priorità alla cura del benessere. Anche perché, ribadisce il medico, «Non è mai troppo tardi per iniziare».


Dai 3 anni
«A chi ha alterazioni agli arti inferiori, tipo piede piatto e retropiede valgo o ginocchio valgo, fino ai 6-7 anni consiglio il nuoto», spiega Ruosi. Stesso suggerimento per i bambini in sovrappeso nella Campania che ha il record italiano ed europeo di obesità infantile. Dice l'ortopedico: «L'attività in acqua è la più indicata, perché consente di evitare un carico eccessivo sugli arti inferiori, e quindi problemi alla colonna vertebrale. Superata la fase della crescita, per chi non è in sovrappeso, qualsiasi sport è indicato, purché venga praticato con regolarità». Anche dai 7 ai 14-16 anni occorre avere particolare attenzione alla colonna vertebrale. Ma è bene fare chiarezza su un punto: «Nessun esercizio può correggere la scoliosi (deformità su base genetica che provoca l'incurvamento a s della colonna) e la cifosi (deformità con collo e spalle piegate in avanti)». E questo perché la scoliosi è di origine genetica: «Può essere trattata - spiega Ruosi - solo con un busto ortopedico; mentre la cifosi, pur se dipende dalla semplice postura scorretta del tronco e del collo, non migliora mai solo praticando una ginnastica particolare, se non si è attenti a modificare la posizione viziata in tutta le attività quotidiane: a scuola, a casa, nel gioco, quando si usa il telefono...». Insomma, la ginnastica a corpo libero e quella posturale sono fondamentalI per migliorare il tono muscolare e la postura, ma non vanno considerate una cura. Inoltre, sono consigliati tutti gli sport che favoriscono lo sviluppo in allungamento come la pallavolo, la pallacanestro, il nuoto, la scherma, «ma nessuno è vietato» anche se si è afflitti da queste patologie. «Ma ai ragazzi con cifosi consiglio anche esercizi di apertura delle spalle, da praticare distesi».

Un focus meritano poi gli sport più praticati in Campania: il calcio (oggi sempre più scelto anche dalle ragazze) e la danza. «Non ci sono controindicazioni, se non c'è una patologia particolare in atto (come la sofferenza femoro-rotulea, l'osteocondrosi di tibia o la cifosi avanzata), anche se suggerisco prima di qualsiasi scelta una visita ortopedica accurata per escludere predisposizioni negative e suggerire una attività più indicata nei singoli casi». Ruosi aggiunge: «L'unico sport vietato realmente a tutti nella fase della crescita è quello che utilizza pesi, anche leggeri, che potrebbe comportare danni, anche notevoli, al normale sviluppo delle cartilagini, della colonna vertebrale, delle anche, delle ginocchia e dei piedi».

Dai 20 ai 55 anni
«Giovani e adulti sono i più accaniti frequentatori di palestre, campi di tennis, piste di footing, ciclismo, un po' meno di piscine e canottaggio», certifica il medico. Che ribadisce: «L'attività motoria è fondamentale, per evitare che la routine lavorativa, l'attività sedentaria, il leggero sovrappeso e lo stress quotidiano comportino patologie cardiache e cerebrali». Con quale frequenza? «Almeno due volte a settimana, anche in questo caso una semplice visita ortopedica può aiutare a fare la scelta giusta». Ad esempio. «Per le persone in sovrappeso e con problematiche della colonna dorsale e lombare (discopatie, ernie) consiglio la ginnastica, anche con pesi leggeri, da praticare distesi. Anche il nuoto va bene. Invece, sconsiglio vivamente footing o tennis e alle persone con problemi, anche se iniziali, di artrosi cervicale, prescrivo esclusivamente ginnastica posturale». Una raccomandazione particolare è rivolta a chi sceglie il footing: «Le fratturine da stress alle ossa dei piedi, le tendiniti dell'achilleo, le infiammazioni della fascia plantare, le talloniti sono all'ordine del giorno, e anche in questi casi la moderazione ci deve guidare e portare a non chiedere di più alla nostra struttura scheletrica di quanto può fare offrire.

Dai 60 anni
Dice Ruosi: «Oltre a essere consigliato, fare sport è necessario soprattutto per contrastare e rallentare quegli inevitabili fenomeni di perdita del calcio delle ossa (osteoporosi) di cui soffrono, in particolare, le donne in menopausa. Fa bene un'attività costante ma moderata: esercizi di ginnastica, praticati distesi, o il nuoto sono da preferire agli altri tipi di movimenti. Meglio la camminata veloce del footing, sempre se non ci siano già i segni di artrosi degenerativa alle anche, alle ginocchia o alla colonna vertebrale», rivolgendosi in particolare a chi è affetto da cardiopatie, ipertensione, diabete. «A tutti, invece, ricordo che lo sport fa bene sempre, va praticato con moderazione, non all'improvviso o una tantum, ma con continuità. E ogni volta che si inizia qualsiasi attività motoria è buona norma effettuare 5-10 minuti di riscaldamento dei muscoli con esercizi di stretching, fondamentali per evitare strappi, lesioni muscolari o legamentose», conclude.


Postilla, dedicata ai «calciatori della domenica»: di tutte le età. «Le nostre corsie, nelle strutture sanitarie, sono piene dei vostri rimpianti» avverte l'ortopedico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino