Giornata nazionale del gatto, via il cartello: qui non posso entrare

Giornata nazionale del gatto, via il cartello: qui non posso entrare
Via il cartello: «Qui non posso entrare». Cani e gatti sono ammessi anche in ospedale. Fanno visita ai loro padroncini, ai piccoli pazienti ricoverati,...

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Via il cartello: «Qui non posso entrare». Cani e gatti sono ammessi anche in ospedale. Fanno visita ai loro padroncini, ai piccoli pazienti ricoverati, «perché li aiutano a rendere meno faticosi i periodi di degenza, soprattutto quelli particolarmente lunghi». Lo hanno constatato gli operatori dell’Irccs materno-infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, che hanno sviluppato il progetto “Pet visiting. Un amico a quattro zampe”.

Qui gli incontri sono consentiti già dal 10 agosto 2021. Sono considerati «una delle cure più significative e ad alto impatto per il benessere, il recupero e la "risalita" dai momenti difficili». Emozioni visibili nel video realizzato dagli studenti dell’istituto tecnico nautico Galvani, nell’ambito dei percorsi di alternanza Scuola-lavoro. «Si tratta di vere e proprie terapie complementari utili anche a combattere una visione negativa che si può avere nell'ospedale e condizionare l'approccio nel futuro verso la salute e la prevenzione», spiega Livia Bicego, responsabile delle Professioni sanitarie, che aggiunge: «Questo tipo di azioni sono, inoltre, efficaci per chi soffre di disturbi alimentari, perché permettono di velocizzare i tempi di guarigione». Non numerose comunque le richieste in corsie, cinque finora con esito positivo e un altro fissato per l'11 marzo per "distrarre" la piccola paziente durante un prelievo ematico. «Questo probabilmente, perché i ricoveri durano pochi giorni e perché si tende a non immaginare percorsi diversi nella ricerca del benessere». Possibilità previste pure in Emilia Romagna e Toscana nell'ambito dell'umanizzazione del sistema sanitario.

E benefici simili vengono segnalati dagli anziani: 1,8 milioni vivono con un felino.  Nove su dieci tra gli over 65 ritengono che la pet abbia un impatto positivo sulla salute, in particolare sull'umore e la serenità (dati del Centro studi Senior Italia FederAnziani). La sensazione trova conferma in diversi studi scientifici che affermano che l'animale tanto amato anche da Charles Baudelaire contribuisce alla riduzione dell'ipertensione, scaccia la solitudine e la depressione. E questo, non solo nella giornata nazionale del gatto, che ricorre oggi.

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Il Mattino