Lettera elettrica a Bob Dylan

Lettera elettrica a Bob Dylan
Tre canzoni bastano a Marco Rossari, nel suo libro “Il fantasma dell’elettricità” (add editore), per catturare i tanti Bob Dylan apparecchiati da...

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Tre canzoni bastano a Marco Rossari, nel suo libro “Il fantasma dell’elettricità” (add editore), per catturare i tanti Bob Dylan apparecchiati da Robert Zimmerman. “The Lonesome Death of Hattie Carrol”, “Tangled Up in Blue” e “Mississippi”, servono per spiegare e spiegarsi l’amore per Dylan. Rossari lo fa dilatando le canzoni e infilandoci – sobriamente – se stesso, con storie ed emozioni. È un manifesto del perfetto dylanista e dylaniato (dalle svolte del cantante) che si salva per autoironia, riuscendo a farci vedere una buona porzione del trapezista Dylan, che è imprendibile: nella sua riproduzione continua. Rossari prova a raccontare del suo rapporto con lo stupore creato dalle canzoni dylaniane e riesce a non cadere in banalità. Il libro si smarca dal consueto, non ha intenti pedagogici, non vuole svelare misteri, e per questo rende un buon servizio alla causa.  
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Il Mattino