Coronavirus e aperitivo, quei rischi (altissimi) sottovalutati

Coronavirus e aperitivo, quei rischi (altissimi) sottovalutati
C'è un rischio sottovalutato a tavola, che potrebbe portare a una impennata di contagi. Con la riapertura di ristoranti e bar, e il ritorno della movida, sia pure fino...

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C'è un rischio sottovalutato a tavola, che potrebbe portare a una impennata di contagi. Con la riapertura di ristoranti e bar, e il ritorno della movida, sia pure fino a un'ora prima della mezzanotte in Campania, tutte le misure di igiene e prevenzione potrebbero essere neutralizzate da un gesto automatico, ad esempio, durante l'aperitivo. A spiegare l'importanza di fare attenzione sono proprio i dirigenti medici dell'Asl di Napoli.


Per ridurre il pericolo di trasmissione del coronavirus, non può bastare infatti pulire le mani con l'amuchina e mantenere la distanza tra le persone, se si prendono poi gli stuzzichini dalla stessa ciotola, portando le mani alla bocca. Con questo gesto, è facile che ci sia un contatto con la saliva degli altri commensali e avventori del locale tra cui potrebbe esserci un "positivo" al nuovo virus, anche asintomatico. Senza considerare che i vari contenitori andrebbero di volta in volta svuotati, e lavati. Sarebbe meglio, dunque, servire noccioline, patatine e salatini in busta o, almeno, utilizzare un cucchiaino per prendere la propria porzione. Precauzioni banali quanto efficaci, come sottolinea Lucia Marino, direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Asl Napoli 1 Centro, che ha  previsto un programma di interventi per la vigilanza, «perché non è stato indicato un divieto specifico di somministrazione sia nelle ordinanze sia negli allegati. Ognuno dovrebbe avere, però, una propria ciotolina: a prescindere dal Covid-19, da sempre non si dovrebbe mangiare nella stessa, in modo da evitare la contaminazione degli alimenti». E, ora, la trasmissione della temuta infezione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino