«Bimbi calabresi, anche i più piccoli devono avere pari opportunità»

«Bimbi calabresi, anche i più piccoli devono avere pari opportunità»
«Anche ai bambini dell'età prescolare devono essere garantite pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità cognitive, emotive, affettive,...

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«Anche ai bambini dell'età prescolare devono essere garantite pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità cognitive, emotive, affettive, relazionali, superando disuguaglianze e barriere territoriali, sociali, culturali ed economiche. Per questo motivo la Regione Calabria intende chiamare a raccolta tutti gli attori della Calabria, in primis i Comuni, per attivare un'interlocuzione concreta che serva a finanziare le più opportune iniziative a sostegno della fascia d'età 0-6». È quanto afferma il vicepresidente della giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, nel presentare l'avvio dell'indagine sui servizi educativi per l'infanzia.

L'indagine, attraverso una piattaforma online che sarà illustrata il prossimo 17 maggio, coinvolgerà tutte le Amministrazioni comunali calabresi. L'iniziativa risponde all'esigenza della Regione di destinare agli enti locali i fondi derivanti dal Piano di azione nazionale pluriennale, esecutivo del «Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni». Questo sistema integrato propone una visione unitaria per un percorso educativo storicamente distinto in due segmenti: lo 0-3, che comprende i servizi educativi, ed il 3-6, che corrisponde alle scuole dell'infanzia. Le risorse che il Piano di azione nazionale pluriennale mette a disposizione ogni anno per le Regioni, sono destinate a finanziare gli Enti locali in diverse linee di attività, destinate sia alla costruzione e manutenzione di edifici pubblici, sia al finanziamento di scuole e servizi per l'infanzia, compresa la promozione di sezioni primavera ed i coordinamenti pedagogici; non dimenticando la formazione continua del personale educativo e docente in servizio.

 

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Il Mattino