«Billy era la mascotte di Zungrì, comune calabrese in provincia di Vibo Valentia. Era accudito con amore dai proprietari di un bar, era un eterno cucciolone, cane di...
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«Ancora una volta ci scontriamo con una pena sproporzionata al ribasso con la gravità del reato commesso. Il livello di incrudelimento infatti sta salendo di qualità, ma d’altra parte dobbiamo pensare che qualche mese fa un giornale locale definì una bravata l’uccisione di animali figuranti in un presepe. Lega Nazionale per la Difesa del Cane, chiede che il Parlamento ripensi con urgenza alle pene, inasprendole, anziché trovare anche il tempo per discutere della depenalizzazione dei reati a danno degli animali. L’esito è questo: uccidere con serialità, tanto anche chi rappresenta lo Stato pensa siano solo bravate. Invitiamo pertanto l’amministrazione comunale a proseguire nell’azione di denuncia intrapresa in prima persona dal sindaco, e ci affiancheremo a loro nel momento in cui sarà possibile perseguire per vie legali, si spera quanto prima, i criminali che hanno tolto la vita a Billy, l’angelo di Zungrì». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino