Catanzaro, treno travolge tre persone: un morto e due feriti

Catanzaro, treno travolge tre persone: un morto e due feriti
Un ragazzo di 13 anni è morto mercoledì sera a Soverato, nel catanzarese, mentre era in compagnia di due coetanei, investito da un treno. Il ragazzo, che viveva a...

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Un ragazzo di 13 anni è morto mercoledì sera a Soverato, nel catanzarese, mentre era in compagnia di due coetanei, investito da un treno. Il ragazzo, che viveva a Petrizzi, é morto sul colpo, mentre i due amici della vittima sono rimasti illesi. Li hanno trovati a distanza di qualche ora i carabinieri della Compagnia di Soverato. Inizialmente gli investigatori avevano pensato a un tragico selfie sui binari, come spesso accade. Quando i militari avevano trovato i ragazzi, questi ultimi avevano sussurrato qualche frase sconnessa per giustificarsi per quanto era accaduto. Ma la loro espressione denotava tristezza e rimorso per ciò che avevano combinato.


Oggi
«i due amici di Leandro Celia hanno escluso che si stessero facendo un selfie». Lo ha detto al Giornale Radio Rai, Barbara Caccia, della polizia ferroviaria, in merito al 13enne travolto da un treno a Soverato. «I ragazzi - ha detto - stavano attraversando il ponte ferroviario pensando di percorrere la strada più diretta per arrivare nel centro di Soverato. Il cellulare della vittima è stato sequestrato ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria, ma stando alle prime ricostruzioni non sembra che i tre stessero facendosi foto con gli smartphone».
 

La ricostruzione. Teatro della tragedia il ponte a Soverato prospiciente l'area sulla quale un tempo sorgeva il campeggio Le Giare, dove nel settembre del 2000, a causa di un alluvione, morirono 13 persone. I tre tredicenni, tutti di Petrizzi, un centro dell'entroterra poco distante, stavano giocando nei pressi dei binari, probabilmente per raggiungere la stazione con il percorso più breve. I ragazzi, ad un certo punto, avvertono i rumore di un treno in arrivo. Ma succede qualcosa. Uno dei tre non fa in tempo a lasciare i binari e viene investito in pieno dal convoglio. La morte del ragazzo é istantanea. Mentre il macchinista blocca il treno, i due compagni del tredicenne, per paura delle conseguenze, scappano.


I carabinieri della Compagnia di Soverato, giunti sul posto insieme alla polizia ferroviaria, cercano di ricostruire quanto é accaduto. Compito non facile nella fase iniziale delle indagini. Una prima verità si scopre soltanto dopo che i due tredicenni fuggiti vengono rintracciati. Il loro racconto sulla dinamica di quanto é successo e sui motivi della morte del loro coetaneo lascia attoniti gli stessi investigatori: un selfie. Così raccontano i carabinieri. Ma dopo 24 ore la versione cambia. La polizia dice che i due superstiti non hanno parlato di selfie, ma solo dell'idea di raggiungere la stazione attraversando i binari.
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Il Mattino