De Magistris candidato in Calabria: «Stefania Emmanuele sarà con noi»

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«Sono davvero felice di avere tra le nostre candidate Stefania Emmanuele, donna impegnata con dedizione, competenza e passione per la nostra Terra». Lo afferma Luigi...

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«Sono davvero felice di avere tra le nostre candidate Stefania Emmanuele, donna impegnata con dedizione, competenza e passione per la nostra Terra». Lo afferma Luigi de Magistris candidato presidente della Regione Calabria.

«Insegnante, sociologa e giornalista, si occupa della rigenerazione di borghi e paesi. Ha creato “Borgo Slow”, una community di buone pratiche nei borghi. Vive a Civita, villaggio italo-albanese in provincia di Cosenza alle porte del Pollino, in cui promuove la fruizione responsabile del territorio e con l’Associazione culturale “Gennaro Placco” dirige il Museo Etnico Arbëresh e la rivista italo albanese “Katundi Ynë” (Paese Nostro). Stefania ama la politica partecipativa e ha scelto di scendere in campo con noi per dare il suo contributo, da arbresh e da calabrese, consapevole che non sarà facile, ma che sia più pericoloso oggi restare inermi», conclude de Magistris. 

Maria Emmanuele (detta Stefania) così commenta la notizia della candidatura al fianco di de Magistris: «Sono qui anzitutto per un’obbligazione morale. Perché in questo momento la mia generazione che ha usufruito della fase di sviluppo più accelerata e più espansiva della storia dell’umanità, ha il problema di consegnare qualcosa ai propri figli e nella mia coscienza questo è un problema. Allora l’obbligazione morale è trovare un campo economico e politico che sia in grado di mettere in discussione gli equilibri di questo sistema, che punti ad una reale alternativa. Ecco che i beni comuni aprono il campo ad una forma di legame sociale più evoluto. Che vuol dire una forma di libertà più evoluta. Che la libertà non vuol dire essere slegati da tutto, ma essere legati con un senso a tutto. Che poi come direbbe Don Milani è il principio della politica: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia”. Questa frase lancia un messaggio esplicito di impegno politico.Il bisogno primario è quello di cambiare le regole del gioco e di giocare in un modo nuovo. Molto lontano dalle nostre abitudini e più complesso, proprio perché la realtà che affrontiamo è decisamente più complessa. Siamo nella fase della storia dell’essere umano in cui abbiamo tutto quello che serve per raccontarci una nuova storia e per avviare nuovi processi. Dobbiamo iniziare a esplorare queste possibilità, tentare di applicarle alla realtà, provare ad inserirle nella nostra vita quotidiana e nelle nostre comunità. Ecco io credo che de Magistris ci stia dando questa possibilità, di inaugurare un vero e proprio laboratorio politico, evoluto e partecipativo, quello che mancava». 

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Il Mattino