Mimmo Lucano rinviato a giudizio assieme agli altri 26 indagati nell'ambito dell'inchiesta denominata «Xenia» sulla gestione dei migranti a Riace. La decisione...
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A Lucano, ancora sottoposto al provvedimento di divieto di dimora a Riace, e alle altre 26 persone rinviate a giudizio, l'accusa contesta, a vario titolo, i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e abuso d'ufficio. Nessuno degli indagati era presente in aula alla lettura del dispositivo da parte del Gup, così come era accaduto anche nelle cinque giornate di udienza.
L'avvocato Andrea Daqua difensore di Lucano e della compagna straniera Tesfahun Lemlem, insieme al collega Antonio Mazzone, prima che il gup Monteleone si ritirasse in camera di consiglio aveva chiesto per entrambi il non luogo a procedere.
«Vado avanti con coraggio», ha commentato all'Adnkronos Mimmo Lucano. «Dimostreremo che la verità si fa luce da sola», ha aggiunto riferendosi alla prima udienza fissata per il prossimo 11 giugno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino