Una vasta operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria è in corso nella provincia di Reggio Calabria ed in quelle di Roma, Milano, Vibo Valentia, Pavia,...
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I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, estorsione, danneggiamenti, lesioni personali gravi, frode sportiva, intestazione fittizia di beni e incendio, con l'aggravante del metodo mafioso.
La cosca Lamari di Laureana di Borrello si sarebbe inserita nella gestione della Polisportiva Laureanese, inserita nel Campionato di Promozione girone «B», con episodi di combine dei risultati di almeno due incontri di calcio. L'inchiesta, denominata «Lex», ha colpito il «Locale» di Laureana di Borrello formato dalle famiglie Ferrentino-Chindamo e Lamari con ramificazioni nel reggino ed in varie province. Le indagini, avviate dalla Compagnia di Gioia Tauro nel giugno 2014, si sono avvalse anche delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche 10 tra beni immobili e attività imprenditoriali a Laureana, Vibo Valentia, Voghera (Pavia) e Bregnano (Como) per un valore di oltre 30 milioni di euro.
C'è anche un assessore del Comune reggino di Laureana di Borrello, Vincenzo Lainà, tra le persone fermate dai Carabinieri.
Il Mattino