Il primo dicembre del 2017, Annalaura, incinta al settimo mese di gravidanza, cadde inciampando in una buca in via Ricciardelli a Caserta. Il 6 dicembre si ritrovò,...
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Nei giorni scorsi, però, l'inchiesta a carico di Francesco Biondi, 58 anni, responsabile della manutenzione e sicurezza delle strade nel Comune di Caserta, è stata archiviata. Il funzionario dell'ente, difeso dall'avvocato Vincenzo Iorio, era stato iscritto nel registro degli indagati, infatti, per aver causato l'aborto della donna.
Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Emilio Minio, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Mariangela Condello di chiudere il fascicolo. Stando alla richiesta di archiviazione del pm, «il feto, il 6 dicembre del 2017, data dell'intervento chirurgico del raschiamento, giunse in uno stato di avanzata macerazione» a cinque giorni dalla caduta.
Dopo il sequestro del feto e della strada (incriminata), infatti, era stato nominato un consulente medico-legale che aveva poi dimostrato che «non sussiste alcuna correlazione temporale fra i due eventi, la caduta e la morte del bambino».
Dunque, per i giudici, i due eventi sono collegati solo da una semplice coincidenza temporale. Non ci sarebbe correlazione da dimostrare.
Il consulente, infatti, «ha escluso che la morte del feto possa essere stata causata da un'azione violenta, optando invece per cause naturali o interne patologiche che rientrano nella morbosità patologica - si legge nel decreto di archiviazione - è, quindi, da escludersi qualsivoglia responsabilità colposa. Giova precisare - conclude il giudice - che non sono mai pervenute segnalazioni di insidie o altri sinistri relativi al tratto strade interessato».
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Il Mattino