Accordo Whirlpool, i tempi si dilatano

Accordo Whirlpool, i tempi si dilatano
Tempi complicati, lunghi per le aspettative dell'indotto Whirlpool, a pochi mesi di distanza dall'accordo sul nuovo piano triennale della multinazionale Usa degli...

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Tempi complicati, lunghi per le aspettative dell'indotto Whirlpool, a pochi mesi di distanza dall'accordo sul nuovo piano triennale della multinazionale Usa degli elettrodomestici. Dopo tante chiusure di attività, dopo gli sforzi prodotti da Acroplastica, per ultima è rimasta la sola Comap di Carinaro a resistere sul mercato, a non abbassare la guardia. Ma ha dovuto pagare uno scotto assai pesante negli ultimi tempi essendo costretta a dimezzare la pianta organica, attualmente composta da 78 dipendenti. L'ultima procedura di mobilità, per questo, è già in dirittura d'arrivo secondo quanto preannunciato l'altro giorno alle organizzazioni sindacali di categoria, nel corso di un incontro che si è svolto a Confindustria. A dire del management aziendale, la crisi è dovuta al calo dei volumi produttivi registrato nell'anno 2018 e che non può consentire altra scelta che il licenziamento di 40 addetti. Salvando di converso l'altra metà del personale in costanza di una cassa integrazione ordinaria che comunque scadrà il 30 marzo. A determinare un esito di tale gravità sarebbero stati, secondo l'azienda, proprio i tempi lunghi che si prospettano per la ripresa della committente Whirlpool di Napoli la cui attività produttiva (lavatrici a carica frontale) dovrebbe arrivare a regime soltanto a metà del 2020.


 

Come dire a distanze siderali rispetto alle richieste del mercato, mentre neanche risultati immediati sembra avere comportato per Comap l'operazione di diversificazione della missione produttiva nel settore auto motive. Operazione che si sarebbe rivelata rischiosa, anche in questo caso, per il protrarsi delle scelte sul piano industriale di Fca. «Cercheremo di arrivare a un accordo che salvi i livelli occupazionali - ha dichiarato Antonio Campanile segretario provinciale della Femca Cisl- daremo la massima disponibilità per scelte meno traumatiche e per superare una fase che sicuramente è difficile. Sapendo pure che in fabbrica sono stati superati i termini del quinquennio per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per adesso resta ancora da capire se il progetto della spa può essere recuperato». Nel frattempo già domani il provvedimento di Comap potrebbe essere ufficializzato, a dispetto di quanti fino ad ieri facevano affidamento su strumenti occupazionali ben diversi. Un indirizzo che vale tuttora per tutti i siti del gruppo e che avrebbe potuto essere preso in considerazione anche per l'indotto e quindi per la Comap.

È quanto sostiene con grande determinazione la Fiom di Caserta «C'è necessità di coinvolgere Ministero e Regione - dice Vincenzo Sglavo - perché non è accettabile che all'interno della stessa fabbrica ci siano lavoratori di serie A e serie B, pur essendo sottoposti agli stessi diritti e garanzie di tipo contrattuale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino