Agenti aggrediti nel carcere Saporito di Aversa, l'ira del sindacato Sappe: «Ora basta»

Tre poliziotti presi a calci e pugni: stavano accompagnando l'uomo per unTso

Il carcere di Aversa
Sembra davvero non avere fine la spirale di violenza che contraddistingue le carceri, per adulti e minori, della Campania. Questa volta è nella Casa di reclusione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sembra davvero non avere fine la spirale di violenza che contraddistingue le carceri, per adulti e minori, della Campania. Questa volta è nella Casa di reclusione “Filippo Saporito” di aversa che si è consumata l’ennesima folle aggressione ad alcuni poliziotti. Come spiega il segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Donato Capece, «la situazione nel carcere di Aversa è davvero allarmante.

Ieri due assistenti capo ed un sovrintendente di Polizia penitenziaria dovevano accompagnare un detenuto in ospedale per un Tso: ma l’uomo, un ristretto africano, li ha proditoriamente colpiti con calci e pugni, tanto da rendere necessario il loro accompagnamento al Pronto soccorso. Una violenza folle ed inaccettabile, in un contesto di alta tensione, in cui anche la mancanza di adeguati provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti che alterano l’ordine e la sicurezza interna, aggredendo e ferendo il personale di Polizia Penitenziaria, è un segnale estremamente negativo per la stessa tutela ed incolumità fisica degli Agenti».

Capece stigmatizza il grave episodio ed esprime solidarietà ai tre poliziotti coinvolti: «Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi in Campania. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi del Reparto di Aversa: ma quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali. Abbiamo bisogno di personale, il rischio fa parte del nostro lavoro, ma giocare al massacro con livelli di sicurezza che non permettono minimamente di tutelare l’incolumità dei lavoratori non è accettabile». «Il Sappe - prosegue - accusa ancora una volta l’Amministrazione Penitenziaria di scarsa attenzione sulla problematica dei detenuti stranieri e psichiatrici che sta rendendo il lavoro della Polizia penitenziaria sempre più difficile». Per questo, il leader del Sappe si rivolge in particolare al capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo: «Rinnoviamo l’invito ad incontrare il Sappe per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino