È di appena due giorni fa la notizia diramata dall'Asl di Caserta secondo la quale 46 medici sarebbero entrati a far parte del servizio del 118 casertano, sanando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Caserta, ubriaco al pronto soccorso prende a pugni un infermiere
Il nodo principale riguarda il numero esatto dei medici che entreranno in servizio e perché tanti abbiano rinunciato. «È probabile che in molti abbiano fatto la domanda pur essendo già dipendenti di altre aziende - dice il direttore dell'Asl -. Forse, hanno deciso di restare nell'azienda dove stanno lavorando». È un altro il motivo, invece, secondo Domenico Vitale della Uil Fpl. «Analizzando il lavoro del servizio emergenziale casertano i medici si sono lasciati intimorire dai turni stressanti e dal numero delle notti. Vista la grave carenza di personale, ad oggi il 118 vive di turni molto pesanti per i dirigenti medici». Ovviamente, con un nuovo reclutamento, come quello messo in atto dal direttore Russo, la situazione potrebbe risollevarsi.
LEGGI ANCHE Ancora violenza all'ospedale San Giovanni Bosco, medico aggredito da un immigrato
Il servizio del 118 casertano, infatti, per le 22 postazioni attive sul territorio, avrebbe dovuto avere circa 140 medici a bordo delle ambulanze. Ma da tempo non è così. Tra esoneri e pensionamenti, infatti, attivi sulle ambulanze c'erano poco più di 85 medici. Non è un caso che proprio sul bando del 14 ottobre sia riportata una scheda tecnica con le dotazioni di organico presenti per ogni postazione. Da tale scheda risulta che la carenza totale di medici è di 50 unità a fronte di 138 previsti dalla normativa. Questa situazione si trascina da diversi anni e anche le passate amministrazioni hanno tentato soluzioni per garantire la copertura dei turni. I medici che ora sono entrati nella graduatoria regionale hanno risposto ad un bando per gli incarichi vacanti di emergenza sanitaria territoriale, individuati al primo settembre 2019. Si trattava di un bando aperto a quei medici in possesso dell'attestato di idoneità rilasciato dopo la frequenza al corso di formazione per l'emergenza e l'accettazione. Dunque, sono medici di prima assistenza (ex Guardia Medica) che hanno risposto avendo l'abilitazione: ciò significa che si tratta comunque di medici già attivi in altre aziende e che, con ogni probabilità, andando a ben guardare le postazioni sul territorio casertano, hanno scelto di rinunciare all'incarico in questa rete provinciale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino