Cadavere carbonizzato nell'auto a Baia Domizia, fermato un anziano di 82 anni: l'omicidio per un debito non pagato

L'ex operaio in pensione incastrato dalle telecamere pubbliche del Comune di Cellole

Il giallo di Cellole
Svolta nel “giallo” del cadavere trovato carbonizzato in aperta campagna a Baia Domizia, ieri mattina. Nella notte, i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca...

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Svolta nel “giallo” del cadavere trovato carbonizzato in aperta campagna a Baia Domizia, ieri mattina. Nella notte, i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca hanno fermato un uomo di 82 anni di Cellole, Angelo Gentile, un ex operaio di Carano di Sessa Aurunca - in pensione - accusato di omicidio e distruzione di cadavere.

La vittima era Pietro Caprio, insegnante di educazione fisica in un istituto scolastico di Minturno (Latina). Ad “incastrare” il presunto omicida - difeso dall'avvocato Gabriele Gallo - sono state le telecamere pubbliche del Comune di Cellole che hanno inquadrato le due auto - di Caprio e dell'anziano - nell'attimo in cui entravano nella radura. Ne è poi uscita solo una, la Fiat Palio grigia dell'anziano. L'uomo - in caserma - ha però negato di essere l'assassino di Pietro Caprio. «Ero a casa», ha continuato a ripetere agli inquirenti. Le indagini dei militari, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, proseguono per individuare i possibili complici del delitto. 

Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, è emerso che tra i due vi erano vecchi rancori legati a un debito non pagato; i due uomini si sarebbero incontrati proprio in via Pietre Bianche, dove è stata rinvenuta l'auto bruciata, una Dacia Duster, con i resti di Caprio all'interno.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino