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Alla vigilia della tappa di stamattina del candidato segretario del Pd Stefano Bonaccini al Belvedere di San Leucio, anzi a poche ore dal momento della conta in seno ai dem casertani tra i presenti e gli assenti all'incontro, ecco che muta di nuovo lo scenario interno: il commissario provinciale Matteo Mauri si dimette.
A caldo il commento di Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale e già presidente provinciale del partito, nonché coordinatrice regionale della mozione per Cuperlo segretario: «Mauri ha deposto le armi di fronte alle logiche perverse che, negli ultimi anni, hanno paralizzato il partito in Terra di Lavoro. Spero che il livello nazionale e lo stesso Stefano Bonaccini, nella cui affollata compagine sembra nascere l'ennesimo contrasto che ha portato il commissario alle dimissioni, siano informati del grave stallo in cui precipiterà la fase congressuale a Caserta».
Il governatore dell'Emilia Romagna proprio dal Sud ha avviato il suo tour.
A varcare i cancelli del Belvedere di San Leucio oggi alle 10.30 per l'appuntamento con gli amministratori locali, i militanti e le realtà associative locali, con Stefano Bonaccini ci sarà di certo il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, promotore dell'incontro, e primo campano a schierarsi con Bonaccini per un motivo ben chiaro: riconoscere nel governatore emiliano le qualità amministrative e politiche necessarie ad un partito che vuole ritornare tra la gente. Intanto Mauri, ieri sera, ha preferito non rilasciare dichiarazioni sui motivi che l'hanno spinto alle dimissioni. Ma stamattina i nodi dovranno venire inevitabilmente al pettine.
Il Mattino