CASERTA - Sul ring, per il padre Peppe, Angela è solo «tiger», la tigre. E lui, da sempre per lei, è «hunter», il cacciatore. «Le tue gambe la mia forza, la tua forza è la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ad ogni latitudine, e che sia maschile o femminile, il pugilato vive di storie vere, motivazioni forti. Altrimenti non puoi rialzarti, dopo un ko. E non gioisci fino a piangerne, quando vinci. Nel caso di Angela Carini, la ragazza casertana che a 17 anni ha portato in alto il nome delle Fiamme Oro vincendo in sette mesi due campionati italiani, un mondiale e due campionati europei, c’è l’amore profondo che ogni figlia ha per il padre. Non solo, però. Se di mezzo c’è pure la Polizia, con il suo orgoglio e i suoi traguardi, i dolori e il senso di appartenenza, ecco che la passione aumenta, e il legame familiare si salda nello sport più duro nel mondo. Ne costituisce forza difficilmente scalfibile.
Ieri pomeriggio, Angela, demolendo la russa Nemtseva, la stessa che aveva già battuto nella finalissima del mondiale a Taipei, ha vinto ancora per Peppe «Hunter» Carini.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino