Carini oro agli Europei di boxe: la tigre di papà è già orgoglio della Polizia

Carini oro agli Europei di boxe: la tigre di papà è già orgoglio della Polizia
di Aldo Balestra
Sabato 22 Agosto 2015, 23:25 - Ultimo agg. 23 Agosto, 12:39
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CASERTA - Sul ring, per il padre Peppe, Angela è solo «tiger», la tigre. E lui, da sempre per lei, è «hunter», il cacciatore. «Le tue gambe la mia forza, la tua forza è la mia vittoria», scrive la campionessa delle «Fiamme Oro Marcianise», su Facebook. E il padre, inchiodato sulla sua sedia a rotelle, annulla con un click gli oltre 1200 chilometri tra Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, e Keszthely, in Ungheria: «La russa ti ha studiato fino alla nausea, vuole batterti. Inventa e anticipa, tiger. Vai».

Ad ogni latitudine, e che sia maschile o femminile, il pugilato vive di storie vere, motivazioni forti. Altrimenti non puoi rialzarti, dopo un ko. E non gioisci fino a piangerne, quando vinci. Nel caso di Angela Carini, la ragazza casertana che a 17 anni ha portato in alto il nome delle Fiamme Oro vincendo in sette mesi due campionati italiani, un mondiale e due campionati europei, c’è l’amore profondo che ogni figlia ha per il padre. Non solo, però. Se di mezzo c’è pure la Polizia, con il suo orgoglio e i suoi traguardi, i dolori e il senso di appartenenza, ecco che la passione aumenta, e il legame familiare si salda nello sport più duro nel mondo. Ne costituisce forza difficilmente scalfibile.

Ieri pomeriggio, Angela, demolendo la russa Nemtseva, la stessa che aveva già battuto nella finalissima del mondiale a Taipei, ha vinto ancora per Peppe «Hunter» Carini.






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