Prima gli insulti in chat, poi i pugni: studente 12enne ferito in Campania

Prima gli insulti in chat, poi i pugni: studente 12enne ferito in Campania
Qualcuno dice che avrebbero sferrato sul volto del dodicenne un pugno o uno schiaffo. Altri, invece, parlano di un flauto lanciato sul volto. Non c’è chiarezza sulla...

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Qualcuno dice che avrebbero sferrato sul volto del dodicenne un pugno o uno schiaffo. Altri, invece, parlano di un flauto lanciato sul volto. Non c’è chiarezza sulla dinamica dell’episodio di bullismo avvenuto venerdì mattina a San Felice a Cancello, intorno alle ore 8.20 davanti alla scuola media dell’Istituto comprensivo «Aldo Moro» della frazione periferica di Cancello Scalo, prima del suono della campanella.


I tre protagonisti, compresa la vittima, non parlano. Preferiscono tacere e nascondere quindi tutta la verità sull’accaduto. Qualche compagno ha raccontato, ma nessuno riesce ben a spiegare come sia avvenuto il litigio tra i tre alunni della scuola di via XXI Giugno. I ragazzi frequentano classi differenti: i due presunti bulli sono in seconda e la vittima in prima.

L’unica cosa certa, sembra essere quella che da qualche mese a questa parte, anche attraverso messaggi su WhatsApp, il dodicenne è stato bersagliato dai due bulli, denunciati ai carabinieri della stazione locale dal dirigente scolastico Raffaele Palmieri. Potrebbero essere sospesi dalle lezioni per un lungo periodo «o perlomeno per il periodo giusto affinché possano riflettere su quello che è accaduto», dice un insegnante della scuola che preferisce rimanere nell’anonimato. Ma, sulla punizione che sarà data loro si dovrà pronunciare domani il consiglio di classe che si riunirà in tarda mattinata dopo aver finito di espletare tutta la documentazione da fornire alla magistratura. Si attende, intanto, per le prossime ore, la decisione del Tribunale minorile di Napoli che ha avviato un’indagine comunicando ai carabinieri per l’escussione della vittima, alla presenza di uno psicologo, che avverrà al massimo entro la fine della prossima settimana. Si cerca di capire se i due bulli sono recidivi o se quello di venerdì è stato un caso isolato.


I carabinieri hanno poi raccolto una serie di testimonianze, sia tra i compagni di scuola che tra alcuni insegnanti dell’istituto. Ma non solo: hanno perlustrato la zona nei pressi della palestra e, quindi, tutte le aree esterne, dove sarebbe avvenuto lo scontro. Sono stati interrogati poi due professori che hanno confermato che spesso negli ultimi mesi stanno avvenendo episodi di questo genere, nonostante nella stessa scuola sia in atto un progetto di prevenzione contro il bullismo Leggi l'articolo completo su
Il Mattino