Caccia alle auto «fantasma»: task-force sulla Domiziana

Sequestrata più di una vettura su due

Auto sequestrate sulla Domiziana
Ventiquattro auto fermate durante i controlli per verificare che si rispetti il codice della strada, tredici le vetture sequestrate. È la sintesi dell'operazione di...

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Ventiquattro auto fermate durante i controlli per verificare che si rispetti il codice della strada, tredici le vetture sequestrate. È la sintesi dell'operazione di ieri eseguita dalla polizia municipale di Castel Volturno che ha organizzato un posto di controllo nei pressi della rotonda della Domiziana, all'angolo dell'imbocco della superstrada Nola-Villa Literno. Affinché l'operazione andasse in porto è stato necessario anche il coinvolgimento dell'esercito. Il fenomeno delle "auto fantasma" a Castel Volturno, vetture che circolano senza assicurazione e, spesso, che risultano anche già demolite, ha una portata preoccupante, restituita dall'altissimo numero di incidenti stradali registrati sul territorio dove sono coinvolti i veicoli, almeno uno su due. Per l'esattezza, a supporto dei vigili ci sono stati i militari del progetto Terra dei Fuochi che solitamente si occupano di prevenire discariche abusive e i roghi tossici. Il nesso fra le due cose, per la verità, c'è. Il parco di auto fantasma di Castel Volturno, infatti, è formato da veicoli che sono per la quasi totalità "carrette" della strada: quando arrivano a fine ciclo sono quasi sempre abbandonate nelle aree pubbliche e periferiche del territorio. Subito dopo vengono date alle fiamme.

Adesso, invece, le auto sequestrate saranno regolarmente demolite. In linea teorica, i legittimi proprietari potrebbero anche pagare la multa che ha comportato il sequestro e riaverle. Ma quasi certamente non accadrà per almeno due ragioni: il costo da sostenere sarebbe più alto del valore commerciale delle vetture sequestrate e i proprietari delle auto non sono quasi mai le persone sorprese al volante. Dei fermati al volante ai quali è stata sequestrata l'auto, infatti, sono tutti stranieri di origine africana, nessuno è risultato intestatario della vettura. Questa tipologia di auto, ritengono gli inquirenti che seguono il fenomeno domiziano, appartiene quasi sempre a dei prestanome: si tratta di persone molto anziane o nullatenenti, intestatari di veri rottami. In alcuni casi, sono state trovate anche più di cento autovetture intestate alla stessa persona. Ma torniamo all'operazione dell'altra notte. I vigili urbani, in queste ore, stanno controllando la documentazione delle auto sequestrate. Alcune, oltre a non avere la copertura assicurativa, pare risultino già demolite e radiate da ogni albo, come l'auto che provocò la morte di una ragazza, investita lo scorso 15 agosto, mentre attraversava la via Domiziana di fronte Pinetamare sulle strisce pedonali.

Il pirata della strada dopo l'impatto che causò la distruzione dell'autovettura lasciò il veicolo lungo la strada e fuggì a piedi, facendo perdere le sue tracce. «Purtroppo questo è un comportamento abituale dei conducenti delle auto fantasma che girano sulle nostre strade che restano coinvolte in incidenti - ricorda il comandante dei vigili Domenico De Simone - quasi tutti i loro conducenti scappano dopo lo scontro. In alcuni casi, è capitato che i soggetti in questione siano scappati anche dopo il fermo di controllo, sempre a piedi. Per questo è stato essenziale il supporto dei militari e mi auguro che il loro intervento possa diventare continuativo».

 

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Il Mattino