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Pranzo speciale alla sezione femminile del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Le 52 detenute hanno infatti potuto gustare un pranzo a base di pesce offerto dal Caan, il Centro agroalimentare di Napoli, su iniziativa del garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello.
Per il presidente del Centro agroalimentare Carmine Giordano, «si è trattato di una lodevole iniziativa. Il Caan, grazie alla generosità dei suoi operatori, è sempre in prima linea quando si tratta di iniziative solidali, rivolte alle fasce più fragili. Non è la prima volta, infatti, che doniamo i nostri prodotti, ma è la prima volta che ciò accade al di fuori della provincia di Napoli, e ciò testimonia anche la rilevanza regionale che ha ormai assunto il Centro agroalimentare di Napoli».
Durante il pranzo - era presente anche la direttrice del carcere Donatella Rotundo - gli ospiti si sono intrattenuti con le detenute, le quali hanno avuto modo di raccontare, in clima disteso, parte dalla loro vita detentiva e hanno chiesto al Garante una lavatrice e una festa della musica in sezione.
«Questo tipo di incontri - ha affermato Ciambriello, intervenuto all'evento con parte del suo staff e in particolare con l'avvocato Francesco Piccirillo - rientrano a tutto titolo nel percorso di recupero di ciascun detenuto.
Il Mattino