La fortuna, ancora una volta, sorride a Carmine Iovine e lo fa sotto forma di una mancata notifica al tribunale del Riesame che proprio per il difetto burocratico ha definito...
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Ieri la XII sezione del collegio D del tribunale del Riesame ha deciso che Iovine, il cugino del boss pentito Antonio ‘o ninno, deve tornare in libertà. L’errore della notifica è stato commesso dal penitenziario di Santa Maria Capua Vetere dove l’indagato si trova detenuto. Inizialmente, Iovine ha nominato l’avvocato Bernardino Lombardi; lo scorso 31 luglio ha deciso di affiancare a Lombardi i penalisti Emilio Martino e Nicola Filippelli. Dell'affiancamento però, non vi è stata notifica pertanto il Riesame ha definito inefficace la misura a partire dal prossimo 10 agosto. Iovine, che risponde di molteplici casi di corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d’asta, sarà dunque un uomo libero entro le prossime 48 ore a meno che la procura diretta da Maria Antonietta Troncone non ricorra contro la sentenza dei giudici del Riesame napoletano. Ieri si è discussa presso la stessa sezione del tribunale della Libertà anche la posizione dell’imprenditore Marco Napolitano, della ditta Gesap. Pur ritenendo valido il quadro accusatorio ricostruito dai sostituti procuratori Carlo Fucci e Giorgia De Ponte, la XII sezione ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari in virtù del fatto che la Gesap allo stato attuale non ha alcun contratto in essere con l’ospedale di Caserta. Per questa ragione, Napolitano ha potuto lasciare i domiciliari e per lui è stata disposta la misura interdittiva dell’esercizio della professione.
Le prossime udienze dinanzi al Riesame si terranno nel fine settimana e riguarderanno le posizioni degli altri indagati colpiti dalla misura cautelare dei domiciliari. Chiede l’annullamento dell’ordinanza Nicola Buonafede, dell’American Laundry, azienda che tutt’ora detiene in proroga e in Ati con altre ditte il servizio di gestione dell’impianto centralizzato di sterilizzazione dell’ospedale. Tenterà la carta del Riesame anche l’imprenditore Antonio Alterio, della Saf, mentre ha rinunciato al ricorso ai giudici della Libertà Michele Tarabuso al quale il gip stesso ha accordato la scarcerazione dopo le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato della Des Srl. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino