Carnevale, 38 anni di fantasia e colori per Villa Literno

La manifestazione durerà cinque giorni e si svolgerà nel corso di due fine settimana

Il Carnevale di Villa Literno
Il loro lavoro comincia in estate. Scelgono un tema e preparano i bozzetti per carri, vestiti e coreografie. A ottobre presentano il loro progetto al direttivo dei festeggiamenti...

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Il loro lavoro comincia in estate. Scelgono un tema e preparano i bozzetti per carri, vestiti e coreografie. A ottobre presentano il loro progetto al direttivo dei festeggiamenti e iniziano a realizzare il tutto, in tempo per l'appuntamento di febbraio. È la liturgia che, da quattro decenni, coinvolge centinaia di persone, specialmente giovani, nell'organizzazione del carnevale di Villa Literno. La rassegna, giunta alla trentottesima edizione, torna tra le strade della cittadina dell'Agro aversano dopo due anni di stop a causa della pandemia.

Durerà cinque giorni e si svolgerà nel corso di due fine settimana: sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 con un gran finale il 21 febbraio, giorno del martedì grasso. In gara ci saranno quattro squadre, che rappresentano quattro rioni liternesi: Via Baracca/Corso Umberto, Via Roma/Ponte Pagliarelle, Centro Storico/Gallinelle e Castello/Ferrovia.

Ogni quartiere sceglie una tematica, spesso di grande attualità e dai profondi risvolti morali: quest'anno si parlerà, per esempio, della diversità intesa come valore, del problema della droga, dei disturbi del comportamento alimentare e della divergenza tra progresso tecnologico e progresso sociale. Queste idee vengono quindi sviluppate allegoricamente su due filoni. Da un lato, c'è la costruzione dei carri: realizzati con strutture in ferro, cartapesta e, spesso, con l'uso di materiali riciclati, possono raggiungere i 15 metri d'altezza. Dall'altro c'è la preparazione degli spettacoli, durante i quali i figuranti mettono in scena balli, canti e prove attoriali. Per loro, scende in campo un team di scenografi, costumisti e sarti, che lavorano sulle coreografie e confezionano i costumi, le maschere e gli accessori necessari.
Per circa sei mesi, la città intera diventa un laboratorio. In tale fase preparatoria la libertà, dal punto di vista creativo, è pressoché totale, e i risultati sono spesso strabilianti. Non è un caso se il carnevale di Villa Literno sia diventato, nel tempo, anche una fucina di talenti: c'è chi, partendo dai laboratori di quartiere, ha poi trovato lavoro in Rai e alla Marvel.

«La valenza sociale della manifestazione è altissima racconta Marianna Diana, componente del direttivo -, principalmente per la grande partecipazione della gioventù liternese. Circa l'80% delle persone coinvolte, infatti, ha meno di trent'anni. In un territorio difficile come il nostro, spesso privo si sbocchi, rappresenta un fondamentale momento di aggregazione sociale positiva e di crescita personale da preservare e valorizzare».


La manifestazione si svolgerà in due zone, scelte con sorteggio: i primi due giorni lungo corso Umberto e gli altre su via dei Mille. I quattro carri verranno messi in fila e, attorno ad essi, si svilupperanno gli spettacoli. A giudicare il lavoro delle squadre ci saranno giurie divise per categorie, composte da esperti del settore provenienti da tutta Italia, che incoroneranno il rione vincente. Molti dei giurati sono maestranze dal rinomato carnevale di Viareggio, con cui la manifestazione di Villa Literno vanta un rapporto intenso e duraturo. Il premio, dal forte valore simbolico, è un quadro raffigurante l'emblema della città unito al logo del Carnevale. Ad anticipare la kermesse vera e propria ci sarà, domenica 5 febbraio, la consueta parata dei gonfaloni dei quartieri per le strade liternesi, durante la quale avverrà la presentazione ufficiale alla cittadinanza dei temi prescelti per quest'edizione.
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Il Mattino