Le vecchie abitudini sono dure a morire, soprattutto le peggiori. Una di queste, a Caserta, consiste nel parcheggiare sulle piste ciclabili. Basta fare una passeggiata nel centro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
DAL COMUNE
«Mancano ancora gli occhi di gatto per separare la pista ciclabile dalla strada e per renderla visibile di sera», commenta Emiliano Casale, assessore con la delega a traffico e mobilità. «Questi interventi saranno effettuati entro la fine del mese di agosto. Intanto, mercoledì abbiamo approvato il progetto elaborato per il tratto che andrà da piazzetta Aldifreda al Ponte di Sala, e presto provvederemo all'affidamento. Ulteriori 277 mila euro che abbiamo ricevuto dal ministero serviranno per continuare con altre ciclabili da integrare a quelle esistenti, ma dobbiamo ancora definire su quali strade saranno posizionate». Per chi sceglie di usarle come luogo di sosta, multa e l'intervento del carro attrezzi. «I cantieri sono stati liberati da pochissimi giorni e il fenomeno della sosta selvaggia è già ripreso. Per le infrazioni, la polizia municipale userà anche l'Autoscan Capture, cioè la telecamera montata sulla volante, e sarà presente insieme al carro attrezzi per la rimozione del veicolo. La civiltà richiederebbe di non occupare uno spazio destinato ad altro. Questo purtroppo non si sta verificando. Forse, per dissuadere i più recidivi, ci vogliono necessariamente le multe e le rimozioni».
CASERTA IN BICI
«È necessario che il controllo dei vigili sia serrato», dicono da Caserta In Bici. «Anche un attimo per prendere il caffè, per accompagnare i figli a scuola, per ritirare qualcosa da un amico, impedisce il transito. La realizzazione di questi percorsi non ha tenuto conto delle indicazioni della nostra associazione, che per vocazione si occupa da quindici anni di biciclette e di mobilità sostenibile. Bisognerebbe dare maggiore credito a chi - quindi non solo a noi - ha esperienza nel settore. Ci dispiace anche che i cittadini si concentrino su ciò che non è stato fatto e non su ciò che invece è stato realizzato. Vogliamo immaginarlo come un piccolo passo verso un discorso più ampio. Parliamo di grandezza della pista, di stalli sicuri e di protezione della pista dal possibile parcheggio delle auto. A via Renella, dove è stato possibile, è stata ampliata la larghezza del percorso. Ma ci vuole innanzitutto tolleranza zero per chi parcheggia sulla pista ciclabile, con multe a raffica. In questo modo il percorso sarà libero, i ciclisti lo useranno e tutti gli automobilisti si abitueranno a tenersene alla larga». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino