Caserta, auto investe un cinghiale: «È un'invasione, raccolti rovinati»

Caserta, auto investe un cinghiale: «È un'invasione, raccolti rovinati»
Quindici giorni fa si era registrata un'invasione a pochi passi dal castello del Matinale, a Cancello Scalo. Un video aveva spopolato sui social e richiamato l'attenzione...

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Quindici giorni fa si era registrata un'invasione a pochi passi dal castello del Matinale, a Cancello Scalo. Un video aveva spopolato sui social e richiamato l'attenzione dell'intera Valle di Suessola. Ma, da qualche giorno, la situazione è degenerata. Mercoledì sera c'è stato un incidente a pochi passi dal centro di San Felice a Cancello. Un cinghiale, che sostava al centro della carreggiata, è stato investito da un'auto che all'ultimo minuto ha tentato di frenare ma oltre ad uccidere l'animale selvatico è andata a scontrarsi contro un muro di cinta. Paura per il conducente che ha riportato qualche escoriazione, ma che ha poi raccontato di aver visto spuntare da un cespuglio il cinghiale. L'uomo, di professione operaio presso un'azienda del territorio si stava recando a lavoro ed aveva da poco lasciato i figli a scuola.

Purtroppo, sono sempre più gli animali selvatici a spasso nelle zone popolate di San Felice a Cancello, in qualsiasi ora del giorno e della notte. Gli episodi strani sono all'ordine del giorno: non è la prima volta che accade un incidente di questo genere, ma la situazione sta diventando un dramma soprattutto per gli agricoltori. Sono loro che, nelle ultime ore, stanno alzando la voce coinvolgendo anche le associazioni di categoria pronte a chiedere chiarimenti all'amministrazione comunale. «La notte i cinghiali arrivano nei nostri campi e mangiucchiano tutto. La mattina - parla una residente di via Fiume - scopriamo le visite perché troviamo i danni che lasciano. Sono arrivati nel mio giardino, che è coperto di viti, gli animali sono arrivati fino all'uva. Con altri vicini di casa ci stiamo adoperando per collocare delle recinzioni elettriche, ovviamente legali, lungo il perimetro dei nostri terreni, per salvaguardare i raccolti. Oltre ai danni che subiamo, quasi quotidianamente, siamo costretti anche ad affrontare delle spese per salvaguardare i nostri campi dai cinghiali». 

E i cittadini, quelli che sono pronti a chiedere un incontro col sindaco Giovanni Ferrara, per trovare una soluzione invocano un'ordinanza ad hoc. Solo un provvedimento mirato potrebbe aprire uno spiraglio di luce.

«In realtà la richiesta di un'ordinanza dicono ancora alcuni agricoltori della zona di Cave, Botteghino ma anche Talanico - è un grido di aiuto lanciato dalla stragrande maggioranza della comunità sanfeliciana che rappresenta, esasperata dalla eccessiva presenza di cinghiali, che ormai da mesi sta causando problemi, non solo a San Felice ma anche ai comuni limitrofi.

E che non ha mai trovato risposte da parte delle istituzioni preposte, lasciando sole persino l'amministrazione comunale che tra l'altro non hanno competenza in materia di fauna selvatica, a dover rispondere alle migliaia di cittadini che chiedono una soluzione e non soltanto chiacchiere e promesse».



Da indiscrezioni trapelate solo nel tardo pomeriggio di ieri, pare che lo stesso primo cittadino in accordo con la giunta, nonostante i problemi sanitari legati al Covid per l'aumento dei casi, dopo diverse segnalazioni per la presenza massiccia di cinghiali, sta pensando di interessare del caso anche le autorità regionali competenti. Le ipotesi al vaglio sono molteplici. Intanto, le forze dell'ordine ma anche gli agenti della Polizia Municipale del comando locale, continuano a vigilare in ogni angolo del territorio suessolano, per evitare che gli animali possono scendere a valle. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino