In fuga per le squillo, feriscono carabiniere: sequestrati i filmati

In fuga per le squillo, feriscono carabiniere: sequestrati i filmati
Tra Maddaloni e San Marco Evangelista, l'arteria che conduce ai centri commerciali e all'imbocco del casello autostradale di Caserta Sud, che da anni, forse troppi, si...

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Tra Maddaloni e San Marco Evangelista, l'arteria che conduce ai centri commerciali e all'imbocco del casello autostradale di Caserta Sud, che da anni, forse troppi, si è spostata la secolare pratica che vede sbarcare per strada ragazze di varie nazionalità. L'episodio dell'altra sera, che ha registrato lo sparo da parte di un carabiniere di tre colpi di pistola per bloccare due minorenni di Sessa Aurunca, poco prima beccati ad intrattenersi con delle prostitute e, poi, alla guida di un'auto senza aver nemmeno avere in tasca la patente, è ancora al vaglio della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

 
I militari dell'Arma del reparto territoriale di Aversa nella mattinata di ieri hanno persino sequestrato i filmati di telecamere private, che si trovano in zona e non è escluso che nei prossimi giorni possano venire a galla nuovi elementi, tali da scoprire qualcosa di più rilevante. I due ragazzi, di cui uno ancora ricoverato nel reparto di Chirurgia generale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, per aver riportato diverse contusioni e ferite sul corpo durante l'inseguimento, avvenuto tra le 3,30 e le 4 di notte di martedì, al momento sono a piede libero. Il carabiniere della Compagnia di Marcianise, invece, che insieme ad un altro collega, pattugliavano la zona è a casa in convalescenza. Per fortuna, non ha riportato ferite e fratture, nonostante i ragazzi, nel tentativo di fuga, lo hanno persino investito. Tra qualche giorno ritornerà anche a lavoro. Resta, comunque, alta l'attenzione in queste ultime ore sulla zona che, anche di giorno, conta la presenza circa una trentina di ragazze, oramai volti noti per le forze dell'ordine, che vendono il loro corpo per pochi spiccioli. Tutte giovani, alcune delle quali anche italiane, ma per la maggior parte appartenenti a nazionalità dell'Est o africane.


A Maddaloni, in particolare, ci sarebbero sei o sette nigeriane, mentre per il resto si tratterebbe di ragazze tutte provenienti da Albania, Romania e Bulgaria. E se la statale 265 rappresenta adesso l'ultima frontiera di questo illegale mercato, non è la sola strada interessata dalla pratica della prostituzione e dal degrado. La mappa del fenomeno che è sotto gli occhi di tutti è il risultato dei pattugliamenti degli ultimi anni, effettuati regolarmente dal comando della Polizia municipale di Maddaloni agli ordini del capitano Domenico Renga che, purtroppo, non può far affidamento ad un sistema di videosorveglianza comunale ma deve affidarsi, in casi estremi, solo a quelli privati. Il 90% delle ragazze e dei transessuali che si prostituisce per strada tra Maddaloni e San Marco Evangelista, lo fa anche nelle stradine laterali o limitrofe alla 265, dietro i capannoni delle grosse aziende, lontano da occhi indiscreti. La maggior parte delle ragazze sono, comunque, con problemi di permessi e, quindi, clandestine. Molto spesso alle spalle nascondono una storia di sfruttamento da parte di un vero e proprio racket. Sul caso, infatti, sia i carabinieri delle Compagnie di Maddaloni e Marcianise ma anche gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Maddaloni, più di una volta hanno richiesto l'avvio di indagini che sono ancora in corso. Quello che viene a galla, purtroppo, e che manca maggiormente, sono le multe ai clienti, in quanto la legge parla chiaramente di sanzioni da 500 euro alla volta. Ciò, però, non accade e la storia si ripete sotto gli occhi indiscreti degli automobilisti con a bordo intere famiglie. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino