Caserta conquista il titolo e gli incentivi di «Città che legge»

Il riconoscimento del Ministero della Cultura

A Caserta il titolo di "Città che legge"
Lo scarto da recuperare rispetto ad altre regioni, tutte del Nord, è davvero grande. In Campania non esiste una cultura del libro e in particolare in Terra di Lavoro non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Lo scarto da recuperare rispetto ad altre regioni, tutte del Nord, è davvero grande. In Campania non esiste una cultura del libro e in particolare in Terra di Lavoro non è considerato tra i «beni essenziali» delle famiglie. A parlare, anno dopo anno, sono i dati delle associazioni degli editori e dei librai che non trovano nel mercato casertano un felice sbocco. Ma è importante che almeno si provi a ridurre il gap. E se la spinta arriva dagli enti locali, significa che c'è un reale interesse del territorio a fare della lettura una risorsa.

Caserta è «Città che legge». Lo ha reso noto il Ministero della Cultura, che ha pubblicato l'elenco dei comuni selezionati. «Caserta - spiega l'assessore alla Cultura Enzo Battarra - ha ottenuto la qualifica anche per il biennio 2022-23, dimostrando di avere i requisiti richiesti dall'avviso pubblico reso noto nello scorso giugno, tra cui, novità rispetto ai bienni precedenti, l'aver già stipulato un «Patto per la lettura», la cui referente è stata la consulente onoraria del Comune Lucia Monaco; un patto che coinvolgesse nella promozione della lettura le realtà del territorio».

Il Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura che afferisce alla Direzione generale biblioteche e diritto d'autore, promuove e valorizza con la qualifica di «Città che legge», d'intesa con l'Anci, l'amministrazione comunale che si impegni a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso la qualifica si vuole riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane per mezzo della diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Ai Comuni che hanno ottenuto la qualifica, è riservata la partecipazione all'omonimo bando di finanziamento «Città che legge» per progetti meritevoli che abbiano come obiettivo la promozione del libro e della lettura.

Oltre al capoluogo, ad essersi meritati il titolo di «Città che legge» sono anche i comuni di Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Maddaloni, Sant'Arpino, Trentola Ducenta e Villa di Briano. Fin qui lo sforzo per dotare le città di ricche biblioteche, ora sta ai residenti approfittarne, cogliendo il senso delle parole di Umberto Eco: «Chi non legge, a 70 anni, avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino