Rispetto agli anni precedenti, i mesi di luglio e di agosto sono stati di respiro per il canile di Caserta, con 12 ingressi complessivi. E sono numeri ben lontani dai 25 per mese...
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«Evidentemente, anche i privati si sono astenuti dal fare accoppiare i propri cani, per ritrovarsi poi ad abbandonare quelli che non riuscivano a vendere o a sistemare in qualche modo», commenta Alessandra Pratticò dell'associazione Nati Liberi che si occupa del Rifugio municipale di Caserta. «La situazione è ben diversa in luoghi come Maddaloni e Marcianise, dove le volontarie delle associazioni Gli Amici di Argo e Rifugio Fido Amico Mio mi riferiscono di cucciolate enormi, da 40-50 animali». La valutazione di questa estate casertana sembra positiva, ma Pratticò teme che si tratti solo di un rimando. «Ho paura che a settembre, con la riapertura delle scuole, avremo qualche brutta sorpresa e ci sarà un grande incremento di abbandoni. Per questo motivo sto già immaginando di fare una campagna di adozioni più massiccia. Se accadrà quello che temo, potremo riuscire a gestire tutto prima di Natale». Da anni, infatti, Nati Liberi si è data la regola di non affidare gli animali durante le festività. «A meno che non si tratti di persone che conosciamo già, specifichiamo che si riprende dall'Epifania. E, così come chi è davvero interessato ritorna, chi invece ha confuso un cane per un oggetto da mettere sotto l'albero sparisce».
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Pochi giorni fa, una persona da Milano ha contatto il rifugio casertano dopo aver trovato il numero online. Reclamava l'affidamento di un cane che non le era mai stato consegnato, nonostante le pratiche avviate. «A noi non risultava l'adozione e non abbiamo nemmeno quel cane da noi. Purtroppo capita spesso che dei volontari animalisti autonomi inseriscano nei messaggi che l'animale si trova nel nostro canile. Il consiglio, in ogni caso, è quello di contattarci direttamente per sincerarsi che l'informazione sia corretta». Se i numeri relativi ai cani sono attualmente rincuoranti, lo stesso discorso non vale per i gatti.
«Ad agosto ne sono arrivati 15, malati o moribondi. Nonostante le sterilizzazioni dei gatti sia stato quattro volte superiore a quella dei cani, il fenomeno non si è arrestato. È migliorato rispetto, ma ci sono ancora molte colonie da sterilizzare, dove tanti animali sono difficili da catturare. Ci arrivano anche molte segnalazioni dai condomini, dove magari una gatta ha partorito e ci viene chiesto di prenderli tutti insieme. In questo caso interveniamo dopo qualche mese per evitare di separare i cuccioli dalla madre. Ben venga la segnalazione, ma dovrebbe arrivare a monte, per poterci permettere di sterilizzarli o di intervenire al principio della gravidanza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino