PIETRAMELARA - Prima le lamentele dei cittadini, poi l'avvelenamento misterioso. È un vero e proprio giallo quello che nelle ultime ore sta monopolizzando le...
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Circa dieci cani sono stati trovati avvelenati, uccisi per mano di qualcuno. A denunciare il caso è il consigliere di minoranza Pasquale Di Lauro: «Qualcuno, per liberarsi della loro presenza, nei giorni scorsi ha avvelenato una cucciolata di cagnolini randagi stanziati sul borgo medievale. Lo ritengo un atto vigliacco e riprovevole e spero che vengano accertati e presi provvedimenti verso i responsabili. Ricordo che questi randagi sono considerati dalla legge cani di comunità e pertanto sotto la responsabilità dell'Istituzione comunale, per cui, se eventualmente creavano problemi, bastava segnalarlo ufficialmente all'autorità competente la quale era obbligata a farsene carico. Mi auguro che in futuro non si verifichino più altri simili atti che squalificano il senso di civiltà del singolo e della comunità».
Tanto è bastato per far scoppiare un vero e proprio caso. Nell'alto Casertano, d'altronde, cresce l'apprensione per un fenomeno del randagismo mai realmente risolto. Sono infatti sempre più frequenti le segnalazioni della presenza di branchi di cani che si aggirano tra le strade cittadine. In alcuni casi i residenti hanno anche riferito di tentativi di attacchi da parte dei randagi, che si mostrano ormai sempre più minacciosi nei confronti dell'uomo. Le situazioni più critiche registrate negli ultimi mesi a Vitulazio e Calvi Risorta. L'amministrazione calena guidata dal sindaco Giovanni Lombardi si è detta pronta a prendere provvedimenti su singoli casi, così come fatto nel recente passato; negli ultimi quattro mesi, infatti, specifiche ordinanze hanno dato disposizioni alla ditta «Dog's Town» di intervenire per situazioni individuate maggiormente pericolose, ma l'Ente - ancora in dissesto finanziario - non ha mai fatto un impegno di spesa. L'ultimo affidamento del servizio risale al 2013 con un appalto di tre anni alle stessa ditta sita nel territorio di Pignataro. Alla scadenza dell'affidamento nel 2016, però, il servizio non è stato rinnovato. A Vitulazio, invece, il fenomeno è ancora tra i più preoccupanti per la comunità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino